È stato un incontro lungo e intenso, quello che i Sindaci di Empoli, Vittorio Bugli, e Siena, Maurizio Cenni, hanno avuto questa mattina con Yasser Arafat nel quartier generale del leader palestinese a Ramallah. I Sindaci delle due città toscane guidano una delegazione arrivata in Palestina domenica 15 febbraio per incontri di pace e accordi di cooperazione. L'incontro con Arafat è durato oltre un ora.
Arafat ha rinnovato l'appello affinché la voce del suo popolo non venga messa a tacere.
"Arafat ci ha parlato con chiarezza - racconta Vittorio Bugli, Sindaco di Empoli -. Ci ha detto: 'Il mondo tace mentre in Terra Santa si uccidono i diritti dell'uomo. Guardate il muro, sta trasformando le nostre città in ghetti, annulla la possibilità di creare uno Stato palestinese. Dopo la costruzione del muro, i Re Magi non potrebbero arrivare a Betlemme. Il Papa non potrebbe ripetere il suo pellegrinaggio dalla Basilica della Natività a Gerusalemme. La città che rappresenta il cuore delle religioni monoteiste ormai è snaturata.
Il governo israeliano sta sottraendo al nostro popolo il 40% del West Bank. Non c'è nessun governo nel mondo che dica fino in fondo quello che sta accadendo nella nostra terra, mentre so bene che tanti popoli, compreso quello italiano, ci sono vicini. Dov'è finita la pace firmata da Rabin? Dove sono i trattati firmati con gli Stati Uniti? E dov'è finita la Road Map? Ci hanno lasciati soli, ma il popolo palestinese non si inginocchierà, continuerà a difendere i suoi luoghi santi e il diritto ad avere uno Stato'.
A queste parole - prosegue Bugli -, abbiamo risposto che pur non essendo uomini di Stato ma rappresentanti di istituzioni cittadine, ci sentiamo profondamente coinvolti in quello che sta accadendo in questa terra. Fossimo capi di Stato, forse ci saremmo vergognati che abbiamo visto in questi giorni. I cittadini di Empoli e Siena si sono mobilitati da tempo, noi possiamo confermare il nostro impegno ad allargare la sensibilizzazione e aumentare le azioni concrete su una questione tanto grave e urgente: restiamo convinti che per compiere un processo di pace nel mondo sia indispensabile risolvere la questione del Medio Oriente.
Abbiamo visto con i nostri occhi come questa occupazione abbia prodotto morte e distruzione, danni alle infrastrutture, come stia impedendo il libero movimento delle persone e negando alcuni dei più elementari diritti. E abbiamo visto quanto il muro possa aggravare tutto questo". Arafat ha ringraziato la delegazione per la visita in un momento tanto difficile e in una situazione di costante pericolo come quella attuale. Il Sindaco di Empoli ha illustrato le numerose iniziative - tra le quali una petizione inviata all'Onu e alle massime istituzioni internazionali ed europee per la definitiva affermazione del processo di pace in Palestina - prese in questi anni dalla città di Empoli per contribuire al processo di pace.
La delegazione - della quale fa parte anche Giuseppe Mussari, Presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, è guidata da Enrico Catassi, della Casa della Toscana, centro della Regione Toscana per la cooperazione a Gerusalemme - resterà in Palestina fino al 20 febbraio.
Oltre ad Arafat ha già incontrato padre Ibrahim Faltas ha visitato il campo profughi di Dehishah. In programma, anche un incontro a Gerusalemme con il cardinal Martini, la visita nella città palestinese di Dura e in quella israeliana di Herzlia, dove domani i quattro sindaci di Empoli, Siena, Herzliya e Dura sottoscriveranno il progetto "Bambini mediatori di pace", volto a favorire un rapporto di corrispondenza tra i bambini delle scuole elementari. Questo pomeriggio, l'incontro con i rappresentanti di Defense for Children Intarnational, l'organizzazione impegnata ad ottenere il rilascio dei bambini palestinesi detenuti nelle prigioni israeliane.