FIRENZE- Domani, a partire dalle 9.30, prende il via a Prato nella sala del Pellegrinaio Novo, un’ala del vecchio ospedale cittadino trasformato oggi in una sala per congressi, la tre giorni in cui si parlerà di povertà ed esclusione sociale, in Europa e in Toscana. Due gli appuntamenti previsti: si comincia con la riunione di Re.tis, un network europeo di trentasei regioni e città d’Europa nato proprio a Firenze due anni fa, mentre il 30 e 31 gennaio si svolgerà la conferenza regionale sull’esclusione sociale dal titolo “Giustizia e povertà”.
Re.tis è una rete che unisce sedici regioni d’Europa e venti città, che si sono unite per trovare assieme comuni strategie per combattere la povertà.
“L’esclusione sociale è difatti un problema che non riguarda solo il Terzo Mondo”, sottolinea Passaleva. La Toscana, assieme alla Regione di Bruxelles capitale, è il soggetto che più ha voluto il progetto. Ed infatti del network Passaleva è il primo tra i vice presidenti.
Re.tis osserva l’evoluzione del fenomeno della povertà nel continente, produce analisi e riflessioni, scambia dati e valuta e mette a confronto le politiche messe in atto dai suoi membri per trovare le migliori pratiche comuni.
La povertà infatti assume volti diversi: è vivere nel disagio economico e non poter soddisfare i propri bisogni materiali. Ma è anche l’assenza di libertà fondamentali, non godere di buona salute o non poter realizzare i propri piani di vita. Re.tis ha sede a Bruxelles. “Poverty is a luxury that Europe cannot afford (La povertà è un lusso che l’Europa non può permettersi)” è lo slogan che sta lanciando in queste settimane. Di Re.tis al momento fanno parte: la Toscana, Bruxelles capitale, l’Abruzzo, il Comune di Pescara, il Piemonte, il Veneto, il Comune di Padova, la Valle d’Aosta, la Lombardia, la Campania, la Regione del Nord-Pas de Calais, Roubaix, Nizza, Dublino, l’Extremadura, Navarra, Huelva, Almeria, Gijon, Iraklion, Ioannina, la regione di Evros-Rodopi, Creta, Aalborg, Braga, Oeras, Lisbona, Stoccolma, Rovaniemi, Berlino, le West Midlands, l’Hampshire, l’isola di Wight, il Sussex, la Regione del Galles e Vienna.
Le nazioni coinvolte sono tredici.