Il gonfalone di Firenze sarà oggi nell'isola greca di Cefalonia per rendere onore, nell'ambito della manifestazione "Cefalonia 2003 isola della pace", agli oltre 9.600 soldati italiani della divisione Acqui che morirono nello scontro con le truppe tedesche fra il 14 e il 22 settembre 1943. Il Comune sarà rappresentato dal consigliere Eliseo Longo, componente della commissione per la pace e la solidarietà internazionale. A Cefalonia, tra l'altro, ha combattuto anche Amos Pampaloni, l'ufficiale fiorentino medaglia d'argento al valor militare che fu uno dei pochi a scampare all'eccidio.
«Sessanta anni fa - ha detto Longo - a Cefalonia si compiva uno degli eventi più tragici per le nostre forze armate rimaste isolate dalla madrepatria dopo l'armistizio dell' 8 settembre. Migliaia di nostri ufficiali, sottufficiali, e soldati, dopo aver consapevolmente scelto di restare fedeli agli ordini del legittimo governo, caddero in un impari lotta contro i nazisti, o restarono vittime di barbare rappresaglie, o infine perirono in mare nell'affondamento della nave che li stava avviando verso la prigionia.
La decisione di non accettare l'ultimatum nazista alla resa appare tanto più nobile se si considera la reale condizione in cui si vennero a trovare le nostre truppe nelle isole dello Ionio: tagliate fuori da qualsiasi possibilità di aiuto, prive di aviazione, attaccate da un nemico che, oltre ad avere forze superiori, era animato da sentimenti di rivalsa. In quei giorni di lotta a Cefalonia e nelle isole dello Ionio, come nell'Egeo e nella Grecia continentale, si riannodarono anche i legami di solidarietà e di amicizia fra greci e italiani».
«I nostri soldati - ha concluso Longo - trovarono supporto nelle popolazioni locali ed in molti si affiancarono alla lotta partigiana, in terra di Grecia: il sacrificio, la fede, la determinazione di migliaia di combattenti, diedero così l'avvio, fin dal settembre del 1943, al riscatto morale e politico dell'Italia dalla dittatura fascista. E per questo motivo che noi italiani ogni anno torniamo ad onorare i caduti di Cefalonia. Con la lotta contro il nazifascismo, che prese corpo subito dopo l'8 settembre, l'Italia iniziava un lungo cammino di speranza e di rinascita e riannodava i suoi tradizionali legami con le democrazie e con tanti popoli amici, fra cui quello greco.
Il lungo cammino di impegno e di speranza iniziato a Cefalonia 60 anni fa continua, così, a vedere italiani e greci fianco a fianco per difendere quei valori di democrazia, libertà e giustizia, che proprio nei nostri due paesi trova le più profonde radici della nostra comune civiltà europea ed occidentale». Il programma prevede per questa sera una cerimonia al teatro di Argostoli in onore dei sindaci e degli amministratori provenienti dalle principali città italiane. Dokmani ci sarà la solenne cerimonia al monumento dei caduti per commemorare tutti coloro che furono trucidati dai nazisti.