Recuperare i vecchi computer, rimetterli in sesto e donarli in parte a scuole ed associazioni fiorentine e in parte a organizzazioni non governative che li porteranno nei paesi del terzo mondo. E' questo l'obiettivo del progetto sperimentale varato dal Comune in collaborazione con il Quadrifoglio, il consorzio Toscana Recicla e l'Istituto Tecnico Industriale Leonardo da Vinci e che ha ottenuto un finanziamento da 25.300 euro dalla Regione. Il progetto non è rivolto ai semplici cittadini che vogliono disfarsi del loro vecchio computer quanto alle grandi aziende, società, enti pubblici e via dicendo.
"Solo questi grandi utenti si liberano di computer ancora utilizzabili - spiega l'assessore ai lavori pubblici Paolo Coggiola - ma che non hanno le capacità sufficienti per far funzionare i nuovi programmi". Per rientrare nel progetto, infatti, servono computer essere in grado di navigare in Internet e di essere messi in rete (ovvero con processori almeno 486). "I computer saranno rimessi in condizione di funzionare dagli studenti dell'Iti Da Vinci - prosegue l'assessore Coggiola - che installeranno anche i programmi necessari".
In concreto Quadrifoglio e Toscana Ricicla si incaricano di recuperare i computer: la società di via Baccio da Montelupo sovrintende anche alla prima selezione delle macchine e le trasporta all'Iti. Toscana Ricicla invece dovrà indicare il software di carattere prevalentemente gratuito da utilizzare sui computer dopo il ricondizionamento, individuare i destinatari e poi consegnare loro le macchine rimesse in funzione. Il lavoro concreto sui computer sarà effettuato dagli studenti dell'Iti nell'ambito dei corsi e degli stages.
L'obiettivo del progetto è di ricondizionare duecento computer in un anno. Per questo l'Amministrazione comunale si rivolge ad aziende, società, enti pubblici e grandi utenti in genere affinché segnalino i piani di ricambio dell'hardware e diano la disponibilità a consegnare i vecchi computer al Quadrifoglio e a Toscana Ricicla.