FIRENZE- L'informazione sulla possibilità di intraprendere, tra i 15 e i 18 anni, percorsi alternativi alla scuola non è ancora diffusa tra i ragazzi e le famiglie toscane.
Fin dall'entrata in vigore della legge che ha introdotto questa opportunità, la Regione Toscana ha trasferito alle amministrazioni provinciali risorse finanziarie e competenze per predisporre gli interventi.
In particolare nel corso del 2002 i Centri per l'Impiego hanno messo in contatto con i ragazzi usciti dai percorsi scolastici tutor appositamente nominati, con il compito di mettere loro a disposizione strumenti che consentano non solo maggiori e migliori opportunità lavorative, ma una migliore utilizzazione delle possibilità di apprendimento all'interno del sistema regionale di lifelong learning, ovvero di educazione lungo l'arco della vita.
Per diffondere tutti gli elementi utili a esercitare il diritto all'apprendimento da parte di ragazzi e ragazze toscane tra i 15 e i 18 anni partirà dal 30 aprile una campagna di informazione e sensibilizzazione articolata attraverso spot nei cinema, spot radiofonici, diffusione di depliant informativi, affissioni stradali e nelle stazioni ferroviarie.
Obiettivo della campagna, sviluppata in accordo con le Province, è far giungere ai centri per l'impiego anche i ragazzi che per diversi motivi non vengono rintracciati dagli operatori nel loro invito per un primo colloquio, invito che viene mandato a tutti i ragazzi segnalati dalle scuole come intenzionati a non proseguire il percorso scolastico.
"La legge regionale 32 del luglio scorso - osserva l'assessore all'istruzione, formazioine e lavoro Paolo Benesperi - il cui piano di indirizzo è in via di elaborazione, ha confermato l'obbligo formativo tra le attività finalizzate alla progressiva costruzione di un sistema integrato regionale per il diritto all'apprendimento. La campagna che abbiamo avviato intende puntare a estendere davvero a tutti, anche a coloro che escono dai circuiti formali dell'istruzione, un effettivo diritto all'apprendimento".