"Il 25 aprile è la festa di tutti gli italiani, è la celebrazione della riconquista della libertà da cui è nata la ricostruzione del sistema democratico in Italia. E' importante ripeterlo e sottolinearlo oggi, quando qualcuno si attarda in polemiche inutili. E ancora oggi credo valga la pena ribadire che parlare di pacificazione, di equiparazione non ha senso. Forse è offensivo anche per chi allora fece la scelta sbagliata". Lo ha detto il sindaco Leonardo Domenici oggi, durante la presentazione della quinta edizione del libro "Ponti sull'Arno" di Orazio Barbieri che si è tenuta in Palazzo Vecchio.
"Non è un caso che questo incontro si svolga per l'antivigilia del 25 aprile, della festa della Liberazione - ha detto il sindaco - E non è un caso che questa ricorrenza venga celebrata soprattutto dai Comuni, in accordo con il presidente Ciampi. La Resistenza e la Liberazione sono l'elemento fondativo dell'Italia. E credo che oggi per comprenderlo in molti farebbero bene a rileggere questo libro di Orazio Barbieri, ed in particolare il capitolo dedicato a Aligi Barducci, il comandante Potente.
Barbieri ci racconta come Barducci, fedele servitore delle Forze Armate, dopo l'8 settembre si trovò a fare la sua scelta: e decise di mettersi al servizio della lotta per la Liberazione". Domenici ha sottolineato che "l'8 settembre costituisce una sorta di 'biforcazione' storica: in cui qualcuno decise per la Repubblica sociale mentre altri, come Barducci, scelsero di lottare perché credevano in un paese diverso, liberato, democratico. C'erano due strade e noi dobbiamo dire che, per quanto si possano rispettare le scelte delle persone, queste scelte non erano e non sono equiparabili, non sono sullo stesso piano.
L'Italia è nata da chi fece la scelta di Potente, di Orazio Barbieri, di chi ci ha consentito di collocare il nostro paese fra quelli che hanno scelto la democrazia. E attraverso Orazio, voglio ringraziare a nome di Firenze tutti coloro che hanno combattuto per la libertà". Domenici ha anche brevemente risposto ai giornalisti riguardo l'intitolazione della strada a Bruno Fanciullacci, che si terrà domani. "E' una scelta del consiglio comunale del marzo del 2000, fatta anche per rispondere a prese di posizione che alteravano la figura di Fanciullacci - ha detto il sindaco - Si è deciso di ricordarlo per il contributo che dette a prezzo della vita, per poter rendere il nostro paese libero dalla truppe di occupazione e dalla dittatura fascista.
E lo ricorderemo in un luogo molto particolare, davanti a Villa Triste, dove tanti antifascisti vennero imprigionati e torturati. Questo è il valore che vogliamo ricordare e mantenere, questa è la memoria che non vogliamo disperdere". Riguardo la riucorrenza del 25 aprile Domenici, anche come presidente dell'Anci, ha detto che "i Comuni italiani sono il luogo privilegiato, la sede naturale per celebrare e ricordare quella lotta di Liberazione, che ha permesso al nostro Paese di riconquistare la libertà.
Ciò avverrà anche quest'anno insieme alle Associazioni partigiane, alle organizzazioni sociali e della società civile, coinvolgendo giovani, testimoni e cittadini. Il 25 aprile rappresenta per i Comuni una tappa fondamentale in quel calendario ideale di Feste Civili condivise che l'Anci ha indicato ai Comuni, con il 2 giugno Festa della Repubblica e il 4 novembre". "Per questo - ha aggiunto Domenici - ho invitato i Comuni a far vivere questo calendario di Feste Civili, una sorta di percorso ideale, con l'obiettivo di consolidare nella coscienza civile dei cittadini quei valori di libertà e di democrazia che ispirano la nostra Repubblica, partendo da una riflessione storica su alcune date particolarmente significative.
Il 25 aprile, Festa della Liberazione, rappresenta per i Comuni italiani un impegno per ricordare e mantenere viva una tradizione civile e morale, coinvolgendo soprattutto nelle giovani generazioni".(mr)