Ecco la cronaca della partita Fano - Florentia Viola descritta dal collega Silvano Clappis sulle pagine del Resto del Carlino di oggi. FANO: Orlandi, Calanchi, Rimedio, Pomante, Lisuzzo, Carelli, De Luca (28' st Bettini, 34' st Porfido), Romualdi, Roncarati, Stefani, Zazzetta (15' st Morelli). A disp. Micheletti, Palazzi, Vitali, Bettella. All. Favarin. FLORENTIA VIOLA: Ivan, Traversa, Cherubini, Ripa, Baronchelli, Andreotti (9' st Scaglia), Ariatti, Longo (42' Bismarck), Riganò, Nicodemo, Cicconi (22' st Maspero).
A disp. Scotti, Guzzo, Niccolini, Bochù. All. Cavasin. Arbitro: Ferraro di Crotone. Marcatori: 42' pt Riganò, 40' st Roncarati. Note: cielo sereno, terreno in buone condizioni, spettatori oltre 5.500, di cui 4.500 paganti, incasso 60.430 euro (sfiorato il record assoluto di 128.113.000 lire, stabilito in occasione di Fano-Ternana del 96-97); circa 2.500 i tifosi viola. Ammoniti: Longo (FV), Calanchi (F), Ripa (FV) e Rimedio (F). Angoli 5-4 per la FV. Il popolo viola posticipa la C1 di una settimana, Fano per un giorno può illudersi di valere la capolista, senza guardare ai playout incombenti.
Il Mancini ha l'abito delle grandi cerimonie. A occhio sono seimila, anche se le nude cifre calano (5.500 ufficiali, con 4.500 paganti) e ad Alvaro Busca, il cassiere, sfugge il record di incasso per qualche milione. I paganti viola sono circa duemila. La Florentia ha un centravanti di sfondamento che a vederlo sembra un Carnera dei giorni nostri. Quando incorna per il gol, Orlandi gli frana addosso senza smuoverlo punto. Ma anche gli ultrà ospiti come onda d'urto non scherzano: in due-trecento entrano a gratis in percussione.
Oh Fiorentina, canta la gradinata viola, ugole potenti e tifo totale. Tanti piccoli striscioni coprono ogni centimetro, le sigle sono mirabili sintesi: Viesseux, Inviolabili, Bandane, Signoria, Alterati, Marasma, Aficionados, Branco, Campo. E poi quello solito, sublime: «W la f... e la Fiorentina», perchè il popolo del calcio è di pochi ma sani principi. Non mancano i club marchigiani, e in mezzo, noblesse oblige, il Collettivo. La curva granata, piena come non mai sopra 70 metri di striscione Panthers Fano Ultras Granata, è all'altezza della situazione.
Suggestiva la coreografia d'inizio. L'orgoglio granata contro lo strapotere viola. Fano-Florentia finisce con un pareggio, risultato giusto al termine di una partita equilibrata. Alla superiorità tecnica dei viola, condita da quel pizzico di cinismo sufficiente a dominare il primo tempo (gol di testa del solito Riganò al 42'), si è opposto, nella ripresa, il coraggio e lo spirito di reazione dei granata che hanno pareggiato in zona Cesarini (gol dell'irriducibile Roncarati al 40'). La festa della Florentia per la promozione matematica in C1 è così rimandata a domenica, in casa contro il Savona concorrente del Fano.
Al Fano resta la soddisfazione di aver tenuto testa alla capolista ed un punticino che fa morale, in vista delle ultime tre autentiche battaglie finali per cercare di evitare i playout. Divisione della posta e della gara, con un tempo per parte. Ha cominciato la Florentia, supportata da un tifo caloroso e animato, dopo una coreografia iniziale d'effetto, in campo e sulle tribune. Il 4-4-2 dei viola era, in realtà un 4-4-1-1 con Riganò unica punta centrale e Cicconi a supportare la trequarti, dove sulle fasce giostravano Ariatti e Andreotti, entrambi poco convincenti.
Dietro Ripa e Baronchelli chiudevano l'unica punta, Roncarati, con De Luca in veste di rifinitore, tallonato dall'ex-Cherubini. La qualità degli ospiti è venuta fuori col passare dei minuti. Quando il pressing dei fanesi è rallentato, non prima, però di aver prodotto una conclusione maldestra di De Luca (24') e un Roncarati fermato da un dubbio fuorigioco alla mezzora. La Florentia s'è affacciata nell'area granata con le punizioni di Andreotti (27'), corretta da Riganò e da Pomante in angolo, di Longo (32'), respinta da Orlandi con Cicconi che spara alto, e ancora di Andreotti al 36' finita sopra la traversa.
Il campanello d'allarme del gol, insomma, arrivato come naturale conseguenza della supremazia al 42': angolo corto di Andreotti per il solitario Nicodemo, quando la difesa granata si aspetta il cross diretto, traversone teso in area per la testa di Riganò, bravo ad anticipare l'uscita di Orlandi. La festa viola può cominciare. La Florentia, però, commette l'errore di ritenersi paga del vantaggio e di giocare la ripresa con sufficienza. Il Fano tira fuori il carattere e si ribella al destino scritto da altri.
Carelli al 12' calcia a lato, Pomante al 17' manca la deviazione di testa su punizione di De Luca, Lisuzzo devia fuori al 24' un debole tiro di Stefani. Favarin, allora, rinforza l'attacco con Morelli (15'), poi con Bettini (sfortunato, esce per infortunio dopo appena 6 minuti senza aver toccato palla!), sostituito da Porfido al 34'. La supremazia granata è spezzata dal contropiede di Riganò, che al 27' va in gol (annullato per sospetto fuorigioco) e di Maspero al 35' anticipato in area dal gladiatore Lisuzzo.
La generosità dei granata è premiata, questa volta, nel disperato finale: al 40' Romualdi in profondità serve Roncarati che si coordina e in semirovesciata batte Ivan, colpevole nel lasciarsi sfuggire quella palla che valeva la promozione. Poco male per la Florentia, che potrà festeggiare la C1 in casa. Per il Fano un'iniezione di fiducia in vista di un finale da far tremare i polsi. (as)