Firenze, 14 marzo 2003- Firenze rinnova la sua vocazione scientifica e aggiunge un nuovo centro internazionale di ricerca per la creazione di farmaci personalizzati, attraverso lo studio del genoma umano. Farmaci più sicuri e più efficaci adattati ad ogni individuo.
E’ questa, in sintesi, la missione di Fiorgen, la fondazione non profit di farmacogenomica, fondata dalla Camera di Commercio di Firenze e dal Centro di Risonanze Magnetiche del Polo scientifico Universitario-Cerm.
“L’avvio di Fiorgen - ha commentato Mantellassi - servirà a favorire l’incontro tra i centri del sapere e l’impresa, stimolando il processo verso l’innovazione, a vantaggio della competitività tecnologica del nostro Sistema”.
La Camera di Commercio giunge così ad una proposta concreta e diventa soggetto attivo di collegamento tra il polo scientifico universitario e l’industria.
Presieduta dall’imprenditrice Maria Vittoria Rimbotti, la Fondazione ha un Consiglio Direttivo ed un Comitato Scientifico multidisciplinare e sorgerà nell’area del polo scientifico universitario di Sesto. “La missione di Fiorgen - ha detto Maria Vittoria Rimbotti - sarà quella di favorire, sostenere e promuovere l’attività di ricerca per lo sviluppo di farmaci e terapie più sicure ed efficaci, adatte alla struttura genomica di un individuo.
Non più lo stesso farmaco a tutti, ma terapie personalizzate basate sul genoma del singolo individuo”.
Coglierà le opportunità offerte dalle altissime competenze sviluppate al CERM - il Centro di Risonanze Magnetiche del Polo Scientifico dell’Università di Firenze presieduto da Ivano Bertini - e avrà ampio respiro internazionale, assicurato dai rapporti di collaborazione e di scambio previsti con l’European Institute of Bioinformatics di Cambridge, i National Institutes of the Health americani, il Blanchette Rockefeller Neurosciences Institute di Washington e l’Harvard Medical School di Boston.
“Bersagli farmacologici e loro polimorfismi in oncologia”, è uno dei primi progetti della Fondazione e riguarderà alcuni tipi di tumore.
“Si sa che i tumori hanno un DNA diverso dai tessuti sani e, di conseguenza anche le proteine, e le loro quantità, sono differenti o mutate rispetto a quelle dei tessuti sani. -Ha spiegato Bertini. “E’ su questi, ed in particolare sulla farmacogenomica del carcinoma colorettale, che i ricercatori di Fiorgen stanno inizialmente concentrando la loro attenzione: uno dei tumori solidi a più alta incidenza, ad elevatissima letalità e con scarsi risultati delle terapie attuali”. In Europa, costituisce un pressante problema di salute pubblica ed in Toscana è particolarmente diffuso (i tumori sono la seconda causa di morte in età avanzata e prima causa di morte in età intermedia).
L’ambizione del progetto è quella di diventare il centro di una inedita rete integrata di ricercatori operanti in settori diversi (clinica, genetica, bioinformatica, strutturistica e chimica), che, coordinando le loro competenze, potranno avviare un piano di interventi che migliori la prevenzione, la diagnosi precoce e la terapia del cancro del colonretto.
“In particolare - continua Bertini- si vuole offrire alle strutture sanitarie un sistema di protocolli, per realizzare uno studio pilota di personalizzazione del trattamento chemioterapico dei pazienti affetti da cancro colonrettale”.
Obiettivo: individualizzare la terapia dei pazienti, identificare nuove proteine bersaglio e, con l’aiuto di una loro analisi strutturale, costruire nuovi farmaci.
Nel prossimo quinquennio, la Fondazione saràimpegnata su altri importanti progetti che riguarderanno l’identificazione di nuove proteine bersaglio per farmaci nelle malattie complesse; la genotipizzazione su larga scala nella popolazione toscana, e poi esteso a quella italiana; la risoluzione strutturale delle proteine varianti polimorfiche per strategie di affinamento dei farmaci e la Identificazione di nuovi farmaci candidati con approccio in silico e di chimica combinatoriale.