Firenze - Due Requiem per invocare la pace, il passaggio fra i bagliori di un canto notturno romantico e l'apoteosi con le "Enigma Variations" di Elgar: è il raffinato programma impaginato da JEFFREY TATE - direttore inglese di rara sensibilità ed eleganza interpretativa - per il suo ritorno sul podio dell'Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino venerdì 28 febbraio (repliche il 1° e 2 marzo).
Sempre molto atteso ed accolto con grande calore ed apprezzamento dal pubblico di Firenze, Tate ha voluto accostare due magnifiche ed intimistiche pagine sinfonico-corali di Robert SCHUMANN - il "Requiem fur Mignon", dedicato alla morte della bambina immortalata nel Wilhelm Meister di Goethe, e il notturno "Nachtlied" -, alla Sinfonia da Requiem commissionata, e poi rifiutata, a BRITTEN dal governo giapponese come lavoro celebrativo, che però il compositore volse a dolorosa riflessione sui tempi di guerra che Europa ed Asia stavano vivendo negli anni Quaranta, e che assume oggi purtroppo nuovo valore di testimonianza.
Conclude però sontuosamente la serata il raffinato humor britannico, coniugato alla pomposità strumentale vittoriana, delle "Enigma Variations", celebre opera dell'autodidatta Edward ELGAR, autore di famose marce sinfoniche, in cui il musicista inglese cela sotto misteriose iniziali o soprannomi la dedica di ogni variazione ai suoi amici più cari, e per finire a se stesso.
Con l'Orchestra, prende parte al concerto anche il Coro del Maggio, reduce dalla recente incoronazione - unico nome italiano - dei Grammy Awards per il disco Decca in cui accompagna Renée Fleming in una serie di romanze ed arie d'opera; voci soliste nel Requiem fur Mignon sono Silvia Capra, Nadia Sturlese, Cristiana Fogli, Nora Balanda, Nicolò Ayroldi.
Il concerto di Jeffrey Tate costituirà una nuova occasione per "testare" la resa della camera acustica, questa volta con il grande organico al completo.
Rai RadioTre trasmetterà in diretta la replica di domenica 2 marzo, con inizio alle ore 16.30.