I legami tra mafia e politica saranno al centro del convegno che si terra all'auditorium del consiglio regionale il 27 e 28 febbraio prossimi. L'iniziativa, promossa dall'associazione "Avanti popolo-la Resistenza continua" presieduta da Angiolo Gracci e da "Libera" con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze, è stata dedicata alla memoria di Antonino Caponnetto. Vi parteciperanno, fra gli altri, don Luigi Ciotti, il sostituto procuratore di Palermo Gaetano Paci, Margherita Cassano, ex magistrato della direzione antimafia di Firenze e ora giudice alla Corte di Cassazione, Giuseppe Marino, storico dell'università di Palermo, il giornalista de l'Unità Saverio Lodato, Giovanna Chelli dell' "Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili", Isetta Barsanti Mauceri, presidente del coordinamento antimafia di Firenze.
Il convegno comincerà giovedì con la proiezione del film-documentario "Gli ultimi padrini" scritto e diretto da Roberto Olla che traccia la storia di Cosa Nostra, negli Stati Uniti e nel nostro paese, dalle origini ai nostri giorni. «Questo convegno - ha spiegato Angiolo Gracci che questa mattina, insieme al presidente del consiglio comunale Alberto Brasca, ha presentato l'iniziativa - ha l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica su un rischio gravissimo che sta correndo la nostra democrazia: la convivenza tra istituzioni politiche e associazioni mafiose.
A noi non spetta reprimere la criminalità organizzata, vogliamo piuttosto svegliare le coscienze e ricordare che la mafia sta attentando alla nostra democrazia. Lo Stato, le istituzioni, non possono convivere con la mafia». «Dopo il Forum Sociale Europeo - ha aggiunto Gracci - Firenze è tornata ad essere al centro del dibattito, anche internazionale, sulla democrazia e la partecipazione. Per questo la nostra città è diventata la sede ideale per ospitare questo convegno e non è un caso che uno dei relatori sarà Enio Minervini, uno dei portavoce del Social Forum di Firenze.
Senza dimenticare che il capoluogo toscano è stato per molti anni la città dove ha lavorato ed abitato Antonino Caponnetto». «Al termine del convegno - hanno concluso il presidente dell'associazione "Avanti popolo-La Resistenza continua" e il presidente del consiglio comunale - lanceremo un appello alla mobilitazione civile di tutti gli italiani. La lotta alla mafia è possibile se i cittadini si riapproprieranno del loro potere: la Costituzione affida al popolo l'esercizio della sovranità».
All'iniziativa parteciperanno gli studenti di alcuni licei di Palermo, Angri e Castellamare di Stabia.