Non basta parlare del problema delle carceri, servono provvedimenti concreti. E un indulto vero. Per ribadire queste esigenze il tavolo di lavoro sul carcere "Dentro e fuori le mura", promosso dal Quartiere 4 e da una serie di associazioni di volontariato, ha organizzato per oggi alle 16,30, un presidio in via Cavour, davanti alla Prefettura. In occasione della manifestazione, il sindaco di Firenze ha scritto al presidente del Quartiere 4, Eros Cruccolini, ribadendo "l'urgenza di provvedimenti che consentano di far svolgere al carcere la funzione di rieducazione, formazione, reinserimento nel contesto sociale".
"Il Comune di Firenze ha dimostrato anche recentemente attenzione e sensibilità ai problemi del carcere - scrive Domenici - tenendo una riunione del Consiglio comunale all'interno di Solliccianino e promuovendo corsi di alfabetizzazione informatica con i ragazzi dell'Istituto Mario Gozzini". I dati da cui occorre partire, ha sottolineato, il sindaco, sono quelli che descrivono la realtà delle carceri italiane: 50 mila detenuti, 10 mila in più rispetto alla capienza degli istituti; 4 mila detenuti sieropositivi; solo il 5 per cento dei reclusi svolge un'attività lavorativa.
Alla luce di questa situazione la proposta di legge per l'istituzione del difensore civico per i detenuti assume grande importanza. "Su questi temi l'Amministrazione comunale intende organizzare, nel mese di aprile, un incontro in Palazzo Vecchio con parlamentari, magistrati, operatori del settore - ha aggiunto Domenici - . L'obiettivo è approfondire la proposta di legge per l'istituzione del difensore civico nella tutela dei detenuti, informare e sensibilizzare l'opinione pubblica su una figura che potrebbe contribuire a legittimare il carcere come modello rieducativo, secondo i principi fondamentali del nostro ordinamento, dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali".
Il prossimo appuntamento organizzato da "Dentro e fuori le mura" sarà il 15 marzo e intanto "il Consiglio di Quartiere 4 - ha detto Cruccolini - chiederà al presidente del Consiglio comunale Alberto Brasca di svolgere una seduta straordinaria del Consiglio comunale aperto, nel carcere di Sollicciano". Anche il presidente della Regione, Claudio Martini, ha scritto a Cruccolini, condividendo le ragioni dell'iniziativa.