«Prima di vietare l'uso dei mezzi privati, senza offrire una reale ed efficiente alternativa e prima di intraprendere battaglie ambientaliste solo sulle spalle dei cittadini l'amministrazione dovrebbe chiedere un maggiore impegno da parte delle aziende di trasporto per la tutela della salute dei cittadini». Lo ha dichiarato il consigliere di Forza Italia Valerio Abbate. «A Firenze - ha aggiunto Abbate - ancora non sappiamo con precisione quali sono gli effetti inquinanti dei mezzi Ataf, Sita e Lazzi.
Un mio ordine del giorno, poi approvato dal consiglio comunale, chiedeva un apposito monitoraggio e che Ataf aumentasse la flotta di autobus che utilizzano carburanti ecologici come biodiesel e metano. Il documento prevede anche che si giunga ad adottare drastici provvedimenti di chiusura al traffico per i mezzi di Sita e Lazzi che non hanno provveduto ad effettuare gli adeguamenti agli standard consentiti dalle norme sull'inquinamento ambientale. Che fine ha fatto l'ordine del giorno?». «Gli autobus inquinanti sono i veri killer della salute dei cittadini - ha concluso il consigliere di Forza Italia - i nuovi blocchi del traffico sono provvedimenti che hanno un solo risultato: rendere ancor più difficile la vita dei cittadini».
"Firenze, un nuova politica per la mobilità" è il titolo dell'incontro che si terrà venerdì sera a Villa Arrivabene, in piazza Alberti e che è stato organizzato dal gruppo consiliare "Insieme per l'Ulivo in Toscana" e da quello della Margherita.
Interverranno Giovanni Fittante, capogruppo d "Insieme per l'Ulivo in Toscana", il capogruppo de "la Margherita-DL" Riccardo Basosi e il consigliere Gianni Conti, Giancarlo Paba del "Laboratorio per la Democrazia", il presidente della Cna di Firenze Giuseppe Failla, Matteo Renzi, portavoce provinciale della Margherita, Angelo Fazio, portavoce cittadino di "Insieme per l'Ulivo in Toscana", Mario Matucci dell'associazione "Edy Club" e Renato Pompei dell'associazione "Città Ciclabile".
«Un vero cambiamento di rotta nelle politiche della mobilità - ha spiegato Giovanni Fittante - si avrà con la costituzione di una «agenzia metropolitana per la mobilità». Una struttura del genere permetterà un reale strumento di coordinamento di tutti i comuni dell'area metropolitana con l'obiettivo di pianificare gli interventi sulla mobilità ed il traffico in modo concordato e sulla base dei dati dei flussi del traffico in entrata e in uscita da Firenze ma, soprattutto, in tutta l'area metropolitana.
L'agenzia è l'unica soluzione per dare una risposta vera ai problemi della mobilità nell'area fiorentina: i piani biennali sul traffico non sono assolutamente in grado di affrontare questo tipo di emergenze». «Venerdì sera - ha concluso il consigliere del centrosinistra - discuteremo anche di un altra questione fondamentale per la mobilità cittadina: la riforma del servizio taxi, l'aumento delle licenze e la regolamentazione dei taxi elettrici. Argomenti che devono tornare al centro della discussione del consiglio comunale».
«Ritengo che il nuovo piano generale del traffico rubano offra un'importante occasione di riflessione sul tema della mobilità cittadina - ha rilevato il capogruppo della Margherita Riccardo Basosi - anche perché parte finalmente dalla indispensabile conoscenza dei dati di base. E' urgente stabilire una gerarchia degli interventi che, mettendo al primo posto la tutela della salute, si ponga poi il problema di garantire la mobilità e soprattutto l'accessibilità ai servizi. Infatti le misure di decongestionamento del traffico per renderlo più fluido e costante rischiano di avere risultati solo temporanei se non sono affiancate da una riduzione della mobilità privata ed u forte potenziamenti del trasporto pubblico.
In questo contesto portare il servizio Ataf almeno fino alle 21 è un fattore decisivo: basti pensare all'esempio di un città italiana, Venezia, dove la mobilità e l'accessibilità sono garantite, per ragioni ambientali, quasi esclusivamente dal mezzo pubblico. L'altro aspetto fondamentale per ottenere risultati irreversibili è la consapevolezza che l'azione da svolgere ha caratteri di complessità per cui il risultato positivo o negativo non dipenderà mai dalla singola azione in sé ma dagli effetti dei componenti che caratterizzano la situazione complessa».
Il comune ha annunciato il blocco per le due ruote (non Euro) due volte a
settimana Certamente è una sperimentazione ha annunciato L'assessore
Bugliani.
"E come tutte le sperimentazioni -ha commentato Jacopo Bianchi- sarà una sperimentazione definitiva, siamo fortemente contrari a queste iniziative contro chi utilizza il motorini anche perchè siamo consapevoli
che si estenderanno a tutte le due ruote motorizzate, purtroppo, è solo una
questione di tempo".
Il Partito dei Motorini ed il Simis hanno raccolto oltre 13.000 firme
per contrastare la politica ostruzionista e mancante di alternative, in un
momento in cui la città e bloccata dai cantieri e da continue ed enormi code
di traffico.
"Sembra una barzelletta -prosegue Bianchi- Solo i motorini inquinano? Abbiamo un Assessore alla mobilità che è dei
Verdi e ci chiediamo ma quali iniziative concrete ha adottato per
sensibilizzare all'utilizzo di mezzi più ecologici veramente alternativi?
Gli incentivi? (sono circa lo 0,33 in riferimento ai circa 95.000 scooter
non euro presenti)
Ma queste sono le risposte delle iniziative ambientali in programma al
Comune di Firenze? Noi abbiamo proposto gli incentivi sui Kit GPL che il
Comune sembrava aver appoggiato, cerchiamo di spingere sulle nuove
tecnologie come l'idorgeno, ma il Sindaco non parla di questi temi ? Perchè?
Intanto abbiamo in programma nuove raccolte firma per tutti i mesi fino a
maggio in Piazza della Repubblica e in via Roma non sono escluse iniziative
anche in favore alle auto tramite un referendum".
«Sul traffico si continua con provvedimenti sperimentali».
Lo ha detto il capogruppo dell'UDC Federico Tondi. «Questa giunta si affida sempre a misure estemporanee - ha proseguito il capogruppo dell'UDC che è anche fondatore del "partito dei motorini" - manca invece un progetto organico e una strategia generale. Dieci anni di politiche sul traffico targate centrosinistra non hanno prodotto risultati apprezzabili: a quando l'uso del buon senso? Si preferisce piuttosto penalizzare chi utilizza gli scooter ma questa la politica, oltre che punitiva, è profondamente sbagliata.
L'amministrazione ha individuato nei motorini i responsabili dello smog da polveri sottili ma non è escluso che l'alta concentrazione delle polveri sia dovuta, oltre che ai motorini non catalizzati, ai mezzi diesel da carico e da trasporto, ai bus, ai tir e ai vari cantieri aperti in città». «In ogni caso - ha concluso Tondi - prima di bloccare il traffico ai motorini sarebbe meglio rendere più efficiente l'Ataf. Chi utilizza le due ruote nonostante i divieti e la scarsità di parcheggi dimostra di non poterne fare veramente a meno».