Firenze- Il Consiglio regionale ha approvato l’aggiornamento per il 2003 del Piano regionale per lo spettacolo, con i voti favorevoli della maggioranza e di Rifondazione Comunista, con l’astensione del centro destra. E’ stato poi approvato all’unanimità un ordine del giorno, proposto dalla Commissione Cultura, che considerato che il settore dello spettacolo rappresenta per la Toscana una risorsa strategica nell’ambito delle politiche regionali anche per i settori del turismo, delle politiche sociali ed educative, della formazione e dell’occupazione, invita la Giunta regionale ad incrementare, in sede di prima variazione di bilancio, le risorse finanziarie destinate al settore dello spettacolo per un importo di almeno 500.000,00 euro, al fine di consentire la piena attuazione del Piano regionale per lo spettacolo per il triennio 2001-2003.
Le risorse previste per il 2003 sono complessivamente di 7 milioni di euro, ripartite tra Enti e Fondazioni di rilevanza regionale, tra progetti proposti a finanziamento regionale, tra progetti di iniziativa regionale. Tra gli obiettivi previsti per il 2003: il consolidamento del sistema teatrale toscano, in collaborazione con le Province e i Comuni; il potenziamento dell’attività degli enti di rilevanza nazionale; la verifica dei risultati dell’attività della Fondazione Toscana Spettacolo; favorire l’insediamento nei teatri toscani di compagnia teatrali e di danza; il sostegno alle attività teatrali, musicali, di danza, festival, cinematografiche, audiovisive e multimediali, di qualità e alle forme di spettacolo non convenzionali; il potenziamento dei rapporti di collaborazione tra sistema teatrale, mondo della scuola e associazionismo.
Tra i progetti di iniziativa regionale si ricorda Sipario Aperto, Porto Franco, Teatro in carcere, Toscana cinema, Toscana musiche, Le arti dello spettacolo e le nuove generazioni, la toscana dei Festival, Teatro non convenzionale. Loriano Valentini (DS), Presidente della Commissione Cultura, ha illustrato il provvedimento che rappresenta un impegno notevole per sostenere le numerose forme di spettacolo esistenti in Toscana. Tra le novità introdotte viene prevista la possibilità di partecipare ai bandi anche alle nuove forme di imprese culturali, strutturate in modo leggero, per lo spettacolo dal vivo, inoltre si cerca divalorizzare le forme di teatro non convenzionale I finanziamenti triennali, sul modello nazionale, consentono di consolidare nel tempo e dare certezze alle esperienze avviate; sarebbe inoltre importante reperire ulteriori risorse nel corso dell’anno per lo spettacolo in Toscana, com’è viene chiesto dall’ordine del giorno collegato.
Franco Banchi (CDU) ha evidenziato i molti finanziamenti erogati, ma sarebbe più utile ragionare sulla qualità dei progetti. C’è inoltre l’ambiguità del progetto Porto Franco che da contenitore culturale diventa spesso promotore di contenuti di parte. E’ anche discutibile la scelta dell’Istituto del Mondo Arabo che sembra più dettata da una scelta politica che basarsi su un progetto culturale. Per Banchi il sistema dei festival appare una galassia di realtà diverse che sfuggono ad ogni tipo di controllo puntuale.
Tra gli elementi positivi segnala la maggiore attenzione dedicata al teatro non convenzionale. Il voto dei gruppi CDU e CCD è d’astensione. Giuliana Baudone (Alleanza nazionale) condivide molte delle scelte operate nel Piano dello spettacolo: dal sostegno alla Fondazione Toscana Spettacolo, ai progetti di qualità, al teatro amatoriale e popolare, ai progetti musicali e cinematografici, alla valorizzazione del Teatro in carcere e di Toscana musiche. Sarebbe opportuna una maggiore presenza della minoranza nell’elaborazione delle linee d’indirizzo del Piano, inoltre l’esperienza di Porto Franco si segnala in modo negativo per una visione troppo unilaterale, denigrando spesso le altre idee.
Il voto del gruppo d’Alleanza Nazionale è d’astensione. Giovanni Barbagli (Rifondazione Comunista) ha dichiarato il proprio voto favorevole, ricordando l’importanza di un progetto come Porto Franco che riesce a mettere in relazione mondi e culture diverse, con i giovani che partecipano in modo attivo e comprendono i vari messaggi proposti. Segnala come importanti, anche dal punto di vista sociale ed educativo, le esperienze culturali del Teatro in carcere e quelle per favorire gli inserimenti sociali degli extra comunitari, che trovano occasioni di confronto e dialogo nella cultura.
Mariella Zoppi, assessore regionale alla cultura, ha sottolineato l’importanza di una cultura come territorio di confronto e di dialogo. Il Progetto Porto Franco fa discutere per le materie difficili che affronta, ma diventa estremamente importante per una crescita culturale complessiva. Il progetto sul mondo arabo utilizza esperienze che già esistono, come il centro diretto dal prof.Cardini, si configura con una struttura leggera ed è un progetto ancora in larga parte da costruire. Ha inoltre segnalato il notevole rilievo che assume l’esperienza del Teatro in carcere e la scelte favorevole attuate nel Piano regionale per sostenere il teatro non convenzionale.