FIRENZE- Iniziative per favorire un inserimento mirato delle persone disabili nel mondo del lavoro, progetti formativi, programmi di tirocinio, rimborsi per l'adeguamento del posto di lavoro o l'eliminazione di barriere architettoniche, azioni di orientamento attraverso l'utilizzo di tutor, specialisti in grado di individuare gli strumenti più adeguati per le esigenze di ciascun soggetto. Tutto questo potrà essere realizzato grazie alla risorse del fondo regionale per l'occupazione dei disabili che, per il 2002, mette a disposizione delle Province complessivamente 1.360.057 euro.
Il fondo regionale è costituito dai proventi delle sanzioni versate dalle imprese che contravvengono all'obbligo di assunzione di personale disabile, come pure dalle somme versate dalle aziende che sono esonerate parzialmente dall’obbligo di assumere l’intera percentuale di disabili e, per questo, tenute al pagamento di un contributo gionaliero.
La giunta, su proposta dell'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi, sentito il Comitato Regionale per l’occupazione dei disabili, ha deliberato i criteri per ripartire fra le dieci province la somma stanziata. Servirà, secondo le indicazioni di priorità proposte dal Comitato, a finanziare progetti di inserimento presentati da imprese, ai rimborsi forfettari per le spese sostenute per adeguare il posto di lavoro alle esigenze del disabile, alla creazione di posti di lavoro presso cooperative sociali, realizzazione di progetti di telelavoro.
Per il 2001 la giunta aveva stanziato 1.178.312 euro, che hanno consentito, ad oggi, la realizzazione di oltre 150 progetti a favore di lavoratori disabili. Fra questi i 54 corsi di formazione in azienda che prevedono la presenza di un tutor che accompagna l'inserimento al lavoro del disabile. A Livorno, 4 lavoratori sordomuti hanno potuto effettuare l'inserimento al lavoro grazie all'ausilio di interpreti del linguaggio che li hanno sostenuti nel periodo di prova.. In altri casi sono stati approvati 14 progetti per l’adeguamento del posto di lavoro e in 8 aziende sono state effettuate modifiche ed eliminate barriere architettoniche.A Siena e a Pistoia sono stati inseriti diversi disabili all'interno di cooperative sociali, mentre a Prato e Firenze sono stati attivati 2 progetti di telelavoro che permettono di svolgere l’attività di impiego dal proprio domicilio.
A Firenze sono stati coinvolti 18 disabili psichici in un progetto sperimentale, in collaborazione con la Asl 10, che prevede il supporto di specialisti (psichiatri, medici del lavoro, assistenti sociali) i quali affiancheranno il servizio lavoro nella fase del collocamento mirato. Analoghe iniziative sono in cantiere a Massa Carrara e a Prato.
"Questi risultati - commenta l'assessore Benesperi - dimostrano che la Toscana è stata fra le prime regioni a redepire la normativa nazionale e a costituire, con la legge regionale 12 del 2000, il Fondo Regionale per l’occupazione dei disabili.
Grazie a questa legge credo che sia possibile mettere efficacemente in rete risorse umane, finanziarie, servizi pubblici competenti, privato sociale ed imprese. Accanto a questo continueremo a lavorare per mettere in piedi tutte le iniziative di concertazione a livello aziendale e territoriale che vedano davvero i lavoratori e le lavoratrici disabili protagonisti".