Anche il consigliere Alberto Formigli (DS) si è dimesso dalla "Consulta dello Sport" «Resta il profondo rimpianto - ha scritto in una lettera al presidente del consiglio comunale Alberto Brasca - di non essere riusciti a costituire quel luogo di confronto ed indirizzo quale ritenevamo che la consulta potesse rappresentare e ciò non certo per disinteresse personale o politico ma soprattutto per la ritrosia di un certo mondo sportivo che ancora ritiene di rappresentare unicamente la totalità del movimento e che predilige rapporti politici da intrattenere con pochi e solitari interlocutori».
«Questa esperienza della consulta - prosegue la lettera - ha brillato per incapacità di interloquire con la città e le rappresentanze del mondo sportivo soprattutto per l'ostilità del CONI ma anche per le compiacenze riservate dalla politica ai soliti attori con i quali peraltro non riesce a mettere in scena nessuno spettacolo. Sono sempre stato convinto che occuparsi di sport significasse combattere alcune degenerazioni attraverso l'offerta di più opportunità e più modelli sportivi di riferimento proprio a partire dalle scelte politiche dell'amministrazione comunale.
Una battaglia difficile che ha trovato tanti consensi in città e che spesso ho condiviso con l'amico Alberto Cianchi le cui dimissioni mi hanno preceduto con analoghe motivazioni e medesime finalità». «Con le dimissioni - ha concluso Formigli - non intendo gettare la spugna ma auspico che ciò possa servire finalmente ad aprire un confronto serio sulle scelte politiche intraprese o da intraprendere nell'ambito dello sport cittadino e magari ritrovare una iniziativa comune che ponga al centro lo sport come diritto di cittadinanza».