FIRENZE- Una cerimonia che, arrivata ormai alla quinta edizione, rappresenta ormai un appuntamento fisso per tutto lo sport toscano, occasione per premiare atleti e società che si sono particolarmente distinti, ma anche per tentare un bilancio dell'anno agonistico che si va a chiudere, per guardare alle prospettive per l'anno prossimo, e più in generale, per rilanciare la cultura dello sport nei suoi valori più autentici. E' tutto questo il Pegaso per lo Sport, il premio, istituito dalla Regione Toscana, che dal 1996 affianca il Pegaso d'oro, nato tre anni prima per premiare personalità ed istituzioni che si sono segnalate per l'impegno a favore dei diritti umani, nonché il Pegaso per la cultura, assegnato a partire dal 1997.
Il premio si avvale inoltre della collaborazione dell'Ussi, ovvero del gruppo toscano dei cronisti sportivi, del Coni regionale e del Museo del calcio di Coverciano.
Le precedenti edizioni
Il primo Pegaso per lo Sport, nel 1996, consentì di premiare gli atleti toscani che avevano conquistato medaglie ad Atlanta. Nella seconda edizione fu attribuito a nove atleti e a tre società particolarmente attive nell'opera di diffusione dello sport di base.
Nel gennaio 2001, dopo le Olimpiadi di Sidney, la terza edizione, con ben 63 atleti protagonisti delle più svariate discipline: alcuni conosciutissimi al grande pubblico, altri meno, ma tutti accomunati dai successi riportati in campo internazionale.
E tutti rappresentativi della Toscana dello sport che vince, di una regione cioè che, a presentarsi da sola alle Olimpiadi, ad Atlanta avrebbe preso più medaglie della Gran Bretagna e della Svezia e a Sidney più della Nuova Zelanda, della Croazia, del Brasile o del Sud Africa. Sono stati 35, invece, gli atleti premiati l'anno scorso. Tra di essi protagonisti dell'atletica leggera come Fiona May, Fabrizio Mori, Elisabetta Perrone e Nicola Vizzoni, del canottaggio come Leonardo Pettinari, della scherma come Salvatore Sanzo, del ciclismo come Paolo Bettini, della pallanuoto, come gli "azzurri" della Rari Nantes Florentia.
Ma quella del 2002 è stata anche l'edizione del primo premio allo "sportivo toscano dell'anno", assegnato a Franco Ballerini, commissario tecnico della nazionale di ciclismo.
La storia di questo premio registra anche un Pegaso straordinario, assegnato nel luglio 2000 al team di di Luna Rossa, protagonista della finale dell'America's Cup ad Auckland, avventura sportiva ideata e costruita in gran parte sul mare toscano.
Un altro Pegaso straordinario è previsto per i primi mesi del prossimo anno: sarà assegnato al team della Ferrari, reduce dalla conquista del dodicesimo titolo iridato.
Una "candidatura" avanzata dall'Ussi in considerazione del contributo della Toscana, con il circuito del Mugello, alle affermazioni delle Rosse di Maranello.
Una regione dove lo sport è di casa
La Toscana, in ogni caso, non è solo sport di vertice, ma anche uno sport di base ampiamente diffuso e praticato, senza il quale, del resto, non ci sarebbero grandi risultati. I dati più recenti a disposizione offrono il quadro di una regione dove la pratica sportiva, anche quella non organizzata, risulta in costante crescita, con una domanda di spazi e opportunità sempre più forte.
Sono sufficienti i dati sui tesserati per dare la misura di quanto lo sport sia diffuso in Toscana: si parla di oltre 300 mila tesserati, ovvero di circa il 15 per cento dei cittadini compresi tra gli zero e i 60 anni. E' una realtà fatta anche di 9.500 associazioni sportive e di oltre 8 mila impianti. E ai tesserati andrebbero aggiunti quanti - come il ciclista amatoriale o il tennista del fine settimana - fanno sport in modo non organizzato, al di fuori delle federazioni e degli enti di promozione.
Uno sport inteso in primo luogo come una diversa fruizione del tempo libero e come maggiore attenzione per il benessere psico-fisico.
Ideato inizialmente come un riconoscimento per tutti gli atleti che avevano conquistato un podio in campionati mondiali ed europei o alle Olimpiadi, il Pegaso per lo sport è cresciuto insieme all'agonismo toscano, e nei suoi cinque anni di vita da premio legato ad una precedente vittoria, è divenuto un titolo a sé stante, attribuito a sportivi che non solo hanno raggiunto risultati eccellenti nelle singole discipline, ma sono anche divenuti una sorta di simbolo, il volto di uno sport pulito che emerge dalla società civile.
Un Pegaso, due titoli
Lo scorso anno all'interno del Pegaso per lo sport venne definito lo specifico titolo di "Sportivo toscano dell'anno", assegnato a Franco Ballerini.
Con l'edizione 2002 il titolo raddoppia ed inaugura un nuovo metodo di assegnazione: lo "Sportivo toscano dell'anno" sarà stabilito dai cittadini, dagli stessi toscani, grazie ad un sistema di votazione diretta reso possibile dalla collaborazione con "La Gazzetta dello Sport", "il Corriere dello Sport", i sette quotidiani che dispongono di cronaca locale, tv e radio locali. Dal 25 novembre all'8 dicembre ogni appassionato di sport potrà scegliere tra una lista di cinque 'candidati' al premio quello che ritiene più meritevole o più rappresentativo, e votarlo telefonando al numero verde 800-881515, attivo 24 ore su 24.
Ai 'candidati' che non riceveranno il Pegaso sarà comunque data una medaglia d'argento.
Un'altra novità del Pegaso allo sport 2002 è rappresentata dal "premio al fair play", un riconoscimento ad un atleta o comunque a chi nel mondo dello sport, un tecnico, un tifoso, uno sportivo amatoriale che abbia una storia da raccontare, un gesto di civiltà da testimoniare. Questo premio sarà assegnato per la prima volta su indicazione dell'Ussi - Unione Stampa Sportiva Italiana. Il nominativo sarà reso noto il prossimo 7 gennaio, in occasione della cerimonia di premiazione.
Nelle settimane successive, ci sarà la consegna di un ulteriore riconoscimento, un Pegaso straordinario, che sarà consegnato al team della Ferrari, giunta al suo 12° titolo iridato. La cerimonia sarà stabilita in base agli impegni del Cavallino rampante nel circuito del Mugello.
Vari riconoscimenti minori saranno, inoltre, assegnati anche a tutti gli alteti toscani che nel corso dell'anno sono saliti sul podio nelle varie competizioni di livello europeo e mondiale.
I cinque 'candidati'
Sono cinque gli atleti toscani che quest'anno sono stati 'candidati' a ricevere il Pegaso allo sport come "Sportivo toscano dell'anno":
Silvio Baldini.
Attuale allenatore dell'Empoli Calcio, è nato a Massa l'11 settembre 1958. Dopo averallenato molti anni nel campionato dilettanti ed in secondacategoria, esordisce in serie C-1 con la Massese nella stagione 1992/92. Il passaggio in serie B avviene cinque anni dopo, con il ChievoVerona. Nel 1999, dopo due stagioni con il Brescia, subentra al precedente allenatore dell'Empoli. Da allora ottiene una serie di successi e guida la squadra fino alla promozione in serie A, dove ha esordito quest'anno.
Paolo Bettini.
Vincitore della Coppa del Mondo di ciclismo su strada 2002, è nato il 1° febbraio 1974 a Cecina (LI). Ha iniziato a correre a 7 anni, con il G.S. La California. E' il 1981 e la sua squadra totalizza 23 vittorie su 24 gare disputate. Nel 1997 passa al professionismo e l'anno successivo vince la quarta tappa del Giro di Romandia ed ottiene il 7° posto nella classifica finale del Giro d’Italia e la Maglia Verde di miglior scalatore. Nel 2000 arriva la svolta alla carriera: vince la Liegi-Bastogne-Liegi e la tappa di Dax al Tour de France.
Nel 2001 vince il Campionato di Zurigo e partecipa alla Coppa del Mondo 2001. Si classifica secondo nel mondiale di Lisbona e vince la seconda Liegi nel 2002. Nel frattempo vince il Giro del Lazio e la Coppa Sabatini ed ottiene numerosi piazzamenti. Apice della carriera è la conquista della Coppa del Mondo 2002.
Roberto Chiacig. Pivot della Nazionale Italiana di basket, campione europeo nel 1999, è nato a Cividale del Friuli, in provincia di Udine, il 1 dicembre 1974. Ha esordito in A1 a 19 anni, nella Benetton Treviso.
Nel 1994 veste per la prima volta la maglia della Nazionale Italiana. Nel 1997 è tra i protagonisti dell'Universiade, mentre nel 1998 partecipa ai campionati del Mondo di Atene e, nel 1999 vince l'Oro nei campionati europei di Parigi. La carriera in maglia azzurra continua con le Olimpiadi di Sydney del 2000, gli Europei di Istanbul del 2001. Attualmente gioca nella Mens Sana Basket di Siena, con la quale ha conquistato la vittoria della Coppa Saporta, il quinto posto in campionato e finale di Coppa Italia.
Pierluigi Collina.
Quello che è stato definito "il più famoso arbitro del mondo", è nato il 13 febbraio 1960 a Bologna. Dal 1991 vive a Viareggio dove lavora come consulente finanziario. La sua esperienza di arbitro di calcio inizia per gioco, grazie ad un corso organizzato dalla Sezione arbitri di Bologna all’inizio del 1977. Dopo un decennio di "gavetta" approda alla serie C nella stagione 1988/89. Nel 1991/92 arbitra il suo primo incontro di serie B e nel 1991 debutta in A. Dopo 43 partite di serie A, è il 1995, viene promosso arbitro internazionale ed attiene grandi soddisfazioni, tra cui l'onore di dirigere numerose finali, da quella dei Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996 a quella della Champions League 1999 a Barcellona, dalla Coppa del Mondo 1998 in Francia ai Campionati Europei Euro 2000, fino alla "consacrazione" con la finalissima dei mondiali di Corea e Giappone, diretta nell'estate del 2002.
Simone Vanni.
Campione del mondo di fioretto individuale, è nato a Pisa il 16 febbraio del 1979. Studente di Scienze politiche, ha iniziato a tirare di scherma nel 1988, a soli otto anni. Una serie di successi in pedana lo porta a vincere nel 2001 gli europei assoluti di fioretto individuale maschile. Nel 2002, con la Ffoo di Roma e sotto la guida del maestro Antonio Di Ciolo, arrivano prima il successo agli europei assoluti a squadre ed infine, lo scorso 19 agosto, la vittoria dei campionati del mondo di fioretto machile individuale.
Vanni continua ad allenarsi presso la Us Pisa-Scherma.