28 ottobre 2002 – Sono state presentate questa mattina in Palazzo Medici Riccardi a Firenze le linee guida del Comune di Calenzano per agevolazioni ed incentivi per la promozione della qualità e della sostenibilità in edilizia.
Alla presentazione sono intervenuti l’assessore provinciale all’edilizia ed alla educazione ambientale Alberto Di Cintio, il sindaco di Calenzano Giuseppe Carovani, l’assessore comunale all’ambiente Alessio Biagioli, il presidente toscano dell’Istituto Nazionale Bioarchitettura Piero Funis ed i curatori delle linee guida, Francesco Marinelli, Marco Nestucci e Patrizia Mazzoni.
Il regolamento delle agevolazioni ed incentivi per la promozione della qualità e della sostenibilità in edilizia, che viene approvato oggi dal Comune di Calenzano e sarà consultabile fra breve sul sito internet del Comune, punta alla qualità costruttiva prevedendo che gli interventi edilizi siano realizzati in modo da utilizzare le potenzialità ambientali del territorio, e nello stesso tempo, salvaguardarle.
Il regolamento definisce i requisiti di qualità e di sostenibilità cui un’opera edilizia deve aderire per accedere alla riduzione degli oneri di urbanizzazione ed agli incrementi volumetrici.
Questi requisiti fanno riferimento:
Ø al risparmio di risorse ambientali primarie (suolo, acqua, ecc.);
Ø al risparmio energetico (riduzione dei consumi di energia ottenuti grazie a dispositivi architettonici bioclimatici o all’uso di tecnologie ed impianti a questo scopo deputati);
Ø alla qualità della vita (scelte insediative atte a prevenire l’impatto di agenti aggressivi esterni e per il miglioramento del confort abitativo; questo è possibile attraverso il rilievo dei fattori climatici del territorio come ad esempio i venti dominanti, ciclo dell’acqua, soleggiamento etc.
e delle fonti di inquinamento)
Ø alla salubrità degli ambienti (attenzione alla scelta dei materiali da costruzione ed all’uso di accorgimenti costruttivi utili a migliorare la qualità biologica e psicologica degli ambienti).
In particolare si dovrà: favorire per quanto e possibile la corretta esposizione al sole degli edifici in funzione della tipologia individuata, ad esempio per gli edifici in linea la disposizione sull'asse est-ovest per favorire il massimo soleggiamento e per ottenere affacci contrapposti sud (funzioni principali) e nord (spazi di servizio); valutare le modalità con cui dal punto di vista dell'irraggiamento solare i diversi edifici interagiscono tra loro; differenziare i fronti e le dimensioni delle forature in funzione dell'orientamento (necessita di verifica dell'illuminazione naturale degli ambienti); valutare la posizione degli edifici rispetto a fonti potenzialmente inquinanti (acustiche, elettromagnetiche, radon, ecc.)
Per usufruire delle agevolazioni previste, i soggetti proponenti devono sottoscrivere una dichiarazione con la quale si richiede l’accesso agli incentivi con allegata documentazione tecnica necessaria che dimostri il raggiungimento degli obiettivi di qualità evidenziati.
Gli incentivi valgono per le nuove costruzioni, per interventi di ristrutturazione urbanistica e interventi su edifici esistenti, consistono sia in sconti sugli oneri di urbanizzazione che in premi volumetrici.
Ai fini del calcolo delle volumetrie urbanistiche e delle superfici coperte e utili lorde sono esclusi, compatibilmente con la salvaguardia delle facciate di valore storico artistico ed ambientale, gli extraspessori murari che assolvono a funzioni di isolamento
Sono esclusi pure superfici e volumi finalizzati espressamente all’ottenimento del comfort ambientale e risparmio energetico attraverso il miglioramento della coibentazione e lo sfruttamento del massimo soleggiamento durante la stagione più fredda, come verande e serre solari non riscaldate disposte nei fronti da sudest a sudovest per un volume non superiore al venti per cento di quello riscaldato dell’edificio, oppure spazi collettivi interni coperti o racchiusi da vetrate quali corti chiuse, spazi condominiali coperti e climatizzati naturalmente, progettati al fine di migliorare il microclima del complesso edilizio, con incidenza fino ad un massimo del venticinque per cento della superficie coperta dell’edificio.
I progetti devono essere accompagnati da una specifica relazione firmata da un tecnico competente e contenente il calcolo dell’energia risparmiata, nonché la verifica del benessere termoigrometrico durante tutto l’arco dell’anno.
Il regolamento definisce e individua gli incentivi concessi applicando un criterio premiante che consente, oltre all’ottenimento di scaglioni sempre maggiori di sconto sugli oneri di urbanizzazione secondaria, anche dei bonus volumetrici per gli interventi di maggiore qualità ecosistemica.
I bonus volumetrici non sono applicati agli edifici a destinazione produttiva o commerciale, agli edifici ricadenti in zona A o in zona agricola. I benefici possono arrivare ad un risparmio del 70% sugli oneri di urbanizzazione primaria (che ammontano ad una cinquantina di euro al metro quadro), più come si è detto la possibilità di maggiori volumi. Ulteriore vantaggio il risparmio energetico, che da solo può giustificare il maggiore costo conseguente all’uso di materiali e tecniche ecologici, che comunque i tecnici non ritengono superiore al 10%.
Per accedere alle agevolazioni previste è necessario sottoscrivere una dichiarazione d’obbligo.
Sarà chiesta fidejussione bancaria o assicurativa pari all’importo degli incentivi previsti. Il professionista incaricato del progetto dovrà illustrare con appositi elaborati grafici, tabelle dimostrative e particolari costruttivi la rispondenza del progetto ai requisiti per cui si intende avvalersi degli incentivi.
Il direttore dei lavori dovrà asseverare la rispondenza delle opere eseguite al progetto che ha ottenuto gli incentivi.
“Siamo soddisfatti – ha detto l’assessore Di Cintio – perché vediamo andare avanti e realizzarsi le iniziative pensate per il nostro territorio”.
“Ora passiamo ai fatti – ha commentato il sindaco Carovani e non vogliamo che il regolamento resti lettera morta ma diventi uno strumento costante per i professionisti che operano nella nostra area e la nostra esperienza possa essere utile anche per altri enti.