Il Teatro di Rifredi ha aperto la stagione con uno spettacolo particolare: un gruppo di parlamentar dell’Ulivo del comitato La legge è uguale per tutti hanno recitato ieri sera e oggi pomeriggio “Il Partito dell'Amore”. Lo spettacolo ideato dall'onorevole Nando Dalla Chiesa, ha debuttato a Roma lo scorso 2 luglio, al teatro Ambra Jovinelli, ed è stato poi presentato anche a Milano al Teatro Ventaglio Nazionale. Vede in scena otto parlamentari (tra cui lo stesso Nando dalla Chiesa e Tana De Zulueta) e le attrici Giusi Tallarico e Roberta Serretiello, tutti diretti da Giusi Buondonno.
E’ bella satira politica che fa il verso a Berlusconi e soci di governo grazie ad un florilegio di letterali citazioni parlamentari e impegni trascritti da dichiarazioni del premier e dei suoi ministri.
Nando dalla Chiesa imita Silvio Berlusconi, Chiara Acciarini si prova a fare un’ingessata Letizia Moratti, Renato Cambursano è nei panni del ministro Roberto Castelli e il senatore Mario Cavallaro in quelli di Rocco Bottiglione a colloquio con la sorella Angela.
A Roma sono andati in scena con un tutto esaurito. Ma subito sono cominciati i problemi: alcuni elementi scenografici sono stati inspiegabilmente “rubati” dal magazzino dell’Ambra Jovinelli. A Milano raccontano invece del teatro Carcano diventato “improvvisamente” non più disponibile.
Da qui l´accusa di censura. Gli accordi per l´affitto della sala c´erano, assicurano i parlamentari ulivisti. Ma poi il teatro ha revocato la disponibilità. Gli otto onorevoli e senatori hanno una propria convinzione: la “dissociazione” è imputabile alle scelte del suo direttore artistico Giulio Bosetti, entusiasta seguace dell´”appello agli intellettuali” di Marcello Dell´Utri. Ma non c’è da sorprendersi. Perché la polemica denuncia che il comitato La legge è uguale per tutti porta in scena usa parole forti come censura, regime e discriminazione.
E il pubblico si ritrova ad applaudire emozionato con una risata che si strozza in gola.
Il Comitato parlamentare "La legge è uguale per tutti" è nato nei primi giorni di gennaio del 2002 con l'obiettivo di unire deputati e senatori dell'Ulivo determinati a difendere con intransigenza il principio di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Dopo le rogatorie e il falso in bilancio era infatti incominciata a circolare l'idea che i rapporti di forza costringessero a "dialogare" con la maggioranza sui provvedimenti direttamente riferiti agli interessi di Berlusconi e dei suoi amici.
Per questo il Comitato, sfidando il senso comune allora più diffuso (secondo cui sulla giustizia non era "corretto" scendere in piazza), ha promosso la manifestazione di piazza Navona del 2 febbraio, lanciando un appello a mobilitarsi all' opinione pubblica nazionale. Successivamente il Comitato ha aderito alla manifestazione del Palavobis, e ha indetto con altre associazioni la giornata sull'informazione del 20 aprile, per il boicottaggio "della tivù spazzatura e della tivù servile". Una decina dei suoi parlamentari ha anche dato vita allo spettacolo teatrale "Il partito dell'amore", forma di comunicazione politica volta a denunciare il carattere illiberale e inetto del governo Berlusconi.
Nello scorso luglio, infine, è stato soprattutto grazie alle denunce e alla dura opposizione dei senatori del Comitato che è nata la rivolta civile contro la legge Cirami e, più in generale, contro tutta la legislazione sulla giustizia dell'attuale maggioranza.
Tra gli altri promotori del Comitato ci sono: Rosy Bindi, Daria Bonfietti, Nando dalla Chiesa (portavoce), Tana de Zulueta, Antonello Falomi, Paolo Gentiloni e Marco Rizzo.
Peccato soltanto che tra di essi ci siano anche Giuseppe Ayala, aministiato dall’accusa di finanziamento illecito al PRI nel 1996, e Achille Occhetto, le cui imputazioni per reati fiscali e finanziamento illecito al PDS quando ne era segretario sono state prescritte nel 2000.