Bread and Puppet Theatre, alla Pergola con la Cattedrale di Cartapesta (dal 27 ottobre al 2 novembre, info. 0552264316/333), direttamente dalla sua fattoria, centro di cultura teatrale e sede del loro museo, nel Vermont, Peter Schumann arriva a Firenze con un progetto, promosso dall’edizione 2002 del Debutto d’Amleto.
Come nel 1976-77, con Bread and Puppet Masaccio, conduce laboratori per la messa in scena, toccandone tutti gli aspetti, la musica, la costruzione scenografica, il coro, il movimento.
La Cattedrale nasce come mostra per il padiglione dei “bisogni essenziali” di Hannover del 2000, adesso è allestita nel Teatro della Pergola: lo spazio si distribuisce su sei cappelle-teatrini nelle quali, durante lo spettacolo, si muovono grandi pupazzi. Pane e pupazzi, il teatro è come il pane, come da tradizione, o meglio come da rito, nei loro spettacoli, durante la messa in scena il pane viene infornato per essere distribuito dopo gli applausi. Gli attori cantano, o raccontano dei bisogni essenziali dell’uomo, tra questi c’è l’insurrezione per l’ordine prestabilito.
I pupazzi di Schumann sono sovversivi “anch’essi sfidano la loro condizione di subordinati e l’irriverente mancanza di significato alla quale sono destinati dai costumi della repubblica; anch’essi sono infestati dal lievito naturale della rivolta culturale”. Lo spettacolo è carico di significati, metafore, occasioni di riflessioni, il fondatore e la compagnia non tradiscono se stessi. Nel finale agli spettatori vengono date ali di cartone, “ho visto gli angeli nelle strade piene di spifferi di N.Y.C.
che stavano buttando via carta da imballaggi, ma ovviamente allegri e sovrumani nella loro abilità di dar lucentezza a masse di aria cupa e puzzolente infilata tra i grattacieli” dice Peter Schumann.