Carburanti, in dirittura d’arrivo il piano della Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 ottobre 2002 16:30
Carburanti, in dirittura d’arrivo il piano della Regione

FIRENZE- “Sono in dirittura d’arrivo le linee guida per la razionalizzazione e l’ammodernamento del sistema distributivo toscano, attivando tavoli di lavoro con associazioni di gestori, società petrolifere, Anci ed enti tecnici (Utf, Vigili del Fuoco, Arpat, Asl ). Il testo definitivo, che ha recepito le osservazioni dei soggetti interessati, sarà approvato in tempi brevi dalla giunta, dopo il necessario passaggio dai tavoli istituzionali”. L’annuncio è dell’assessore al commercio Susanna Cenni che risponde così alle perplessità segnalate alla stampa dal presidente provinciale della Faib di Siena.


L’assessore ha anche sottolineato un altro aspetto. “La nuova proposta regionale – ha detto - pur ispirata ai nuovi principi di liberalizzazione e di riqualificazione della rete prevedendo la nascita di impianti più moderni, tende a garantire la permanenza degli impianti nei centri più piccoli dove il punto vendita, oltre al servizio di rifornimento, svolge anche una funzione sociale, di tutela dell’occupazione e di punto di attrazione per gli abitanti del territorio”.
A questo proposito il provvedimento regionale prevede la possibilità per il Comune di divenire titolare e gestire lui stesso, anche mediante incentivi regionali, impianti non più redditizi per le singole compagnie ma che svolgono un servizio necessario per la comunità.

Incentivi sono previsti anche per la realizzazione, in zone montane, di punti vendita connessi agli esercizi polifunzionali.
Gli impianti funzionanti senza la presenza del gestore potranno essere attivati solo nelle zone montane e anche al Comune ne è consentita l’istallazione al fine di salvaguardare il servizio pubblico nelle aree carenti. Il settore della distribuzione di carburanti negli ultimi anni è stato oggetto di un vero e proprio processo di riforma finalizzato alla ristrutturazione della rete, alla riduzione degli impianti esistenti e alla riqualificazione di quelli restanti, allineando così il sistema di erogazione italiano con quello degli altri Paesi europei.

In evidenza