ELBA- “La straordinaria cresdcita del settore agrituristico in Toscana è avvenuta nel segno della qualità –ha affermato stmani Tito Barbini, Assessore regionale all’Agricoltura, partecipando al convegno organizzato a Marina di Campo dalla Confederazione Italiana Agricoltori- anzi, qualche elemento di difficoltà, al di là della competizione internazionale, si è avuto proprio a causa dell’espanzione così improvvisa.
Ormai l’agriturismo è la punta avanzata dell’agricoltura. Come dimostra un ostudio Ocse, recentemente presentato a Siena, i territori che più attraggono sono proprio quelli che dispongono di un patrimonio axtraagricolo, fatto di cultura ecc..
Sicché lo sviluppo agrituristico diventa una cartina tornasole. La Toscana dunque no si fa vanto soltanto dei 372 prodotti riconosciuti come tradizionali negli elenchi ministriali”.
Poi Barbini si lascia andare: “Ma il modello toscano è anche il frutto di alcune iniziative regionali: se il nostro patrimonio di case coloniche non è in rovina, e invece è stato ristrutturato e trasformato in agriturismi ciò si deve anche ai bandi toscani sulla Misura 9.5. E nei prossimi giorni saranno on line bandi semplificati dalla nuova agenzia regionale.
Così è imminente la nuova legge regionale concertata con le organizzazioni di categoria per fruttare un ampliamento delle possibilità offerte, oltre a semplificazioni per la somministrazione di pasti a base di prodotti aziendali.
In fine la stoccata polemica dell’assessore: “La fase economia, a livello nazionale, è delicata. Ma per quanto riguarda la proposta della CIA per una legge quadro nazionale, voglio ricordare che l’agricoltura è di competenza delle regioni, a parte la sicurezza alimentare e la concorrenza commerciale”.