Turismo d’estate: calo del 3,9%, più forte negli alberghi a tre e quattro stelle

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2002 18:15
Turismo d’estate: calo del 3,9%, più forte negli alberghi a tre e quattro stelle

25 settembre 2002 – Dai rilevamenti fatti dalla Provincia sull’andamento dei flussi turistici nel mese di agosto, nel periodo giugno-agosto e dalle previsioni per settembre emerge una flessione generale del 3,9% nella stagione estiva, più accentuata negli alberghi a tre e quattro stelle. Sono in particolare tedeschi, americani, e giapponesi a condizionare il mercato, mentre qualche incremento si registra per gli altri europei. Il calo generale coinvolge anche gli agriturismi, dopo il boom degli anni scorsi.
Varie le cause.

Se per i turisti d’oltreoceano si fa ancora sentire l’effetto 11 settembre, per gli altri è evidente il collegamento con la crisi dei consumi, mentre per l’agriturismo hanno sicuramente giocato in negativo i capricci del clima.
I dati sulla stagione turistica sono stati presentati questa mattina nelle sede dell’APT dagli assessori provinciali al turismo della Provincia, Elisabetta Del Lungo, e del Comune di Firenze, Emilio Becheri.
La rilevazione è stata effettuata nel periodo 30 agosto-3 settembre attraverso contatti telefonici diretti con un campione significativo di operatori delle strutture ricettive, rappresentativo delle dinamiche della città e degli altri comuni della provincia.



L’andamento in agosto
L’andamento dei flussi nel mese di agosto 2002, rispetto allo stesso periodo del 2001, fa segnare una flessione del 3,99%. Ad oggi il quadro che emerge è quello di una stagione estiva cominciata male e continuata peggio. A spingere al ribasso i dati congiunturali è stata soprattutto la flessione di turisti provenienti dai mercati stranieri, sempre più condizionati dal prolungamento della crisi economica internazionale, ma anche le avverse condizioni climatiche che in molti casi hanno determinato una diminuzione del periodo di soggiorno.


La disaggregazione del risultato mensile per singolo comparto ricettivo fa emergere la difficile situazione delle strutture alberghiere con il -4,80%, seguite da quelle extralberghiere che totalizzano il -1,75%. Preoccupante anche la tendenza evidenziata dalle strutture agrituristiche con il -2,60%.
Il risultato del comparto alberghiero si distribuisce in maniera uniforme su tutti i livelli di qualificazione, anche se a differenza delle tendenze registrate sul territorio nazionale le strutture a classificazione medio-bassa riportano i valori più negativi.

Le strutture a 1-2 stelle registrano un -5,29%, quelle a 3 stelle un -4,85% e quelle a classificazione elevata un -4,31%.
La tendenza negativa di agosto ha coinvolto trasversalmente tutte le aree territoriali della provincia, anche se i valori risultano abbastanza diversificati. In particolare spicca il dato del capoluogo, che ha segnato il -4,96%, mentre per gli altri comuni sono riusciti a contenere le perdite con un -2,27%.
E' chiaro che i valori di riferimento sono quelli eccezionali dello scorso anno, ma in questo caso la preoccupazione che emerge è la generale flessione diffusa su tutto il territorio, anche in quelle aree che in fase previsionale presentavano situazioni ottimali (campagna/rurale).
La domanda turistica del periodo è costituita per il 71% da turisti stranieri e per il 29% da turisti italiani.

In particolare sulle componenti della domanda gli operatori hanno segnalato che non si è registrato quell'atteso incremento di turisti italiani, mentre da più parti giungono segnalazione sulla diminuzione dei flussi stranieri soprattutto di tedeschi, statunitensi e giapponesi. Per contro segnalazioni di incrementi si registrano per francesi, spagnoli, britannici e olandesi.
Anche sull'andamento dei consumi turistici gli operatori segnalano una tendenza negativa rispetto allo scorso anno: secondo il 69,44% degli intervistati la spesa turistica si è fortemente ridimensionata, mentre la diminuzione della permanenza media è stata rilevata solo dal 20% degli intervistati.



Il consuntivo del periodo giugno-agosto 2002
Le prime stime sul consuntivo dei tre mesi centrali del periodo estivo 2002 confermano le difficoltà della stagione estiva: -3,89%. Evidentemente le strategie di ritocco al ribasso dei prezzi, annunciate da molti operatori, non sono state sufficienti a recuperare le posizioni di mercato. Ancora una volta il dato peggiore è del comparto alberghiero che ha totalizzato il -4,92%, mentre l'extralberghiero ha contenuto la flessione entro il -1%.

Una conferma sulla difficoltà del comparto agrituristico viene anche dall'andamento dei tre mesi: -2,20%.
Sul consuntivo delle strutture alberghiere si rileva un'inversione di tendenza a favore di quelle classificate a 1-2 stelle. L'andamento di queste ultime si ferma al -3,14%, mentre i 3 stelle hanno toccato il -5,95% e i 4-5 stelle il -5,19%. La stratificazione del consuntivo giugno-agosto per ambiti territoriali conferma la tendenza negativa di agosto, anche se il dato peggiora leggermente per gli altri comuni della provincia, contro una sostanziale stabilità del capoluogo.

Le previsioni per settembre 2002
Relativamente alle previsioni sull'andamento dei flussi nel mese di settembre 2002 le variazioni attese si attestano ancora su valori negativi: -1,67%.

Nel confronto coi mesi precedenti dovrebbe migliorare la tendenza del comparto alberghiero, anche se rispetto allo stesso mese del 2002 si attesta sul -2,30%. Sempre negativo anche il dato dell'extralberghiero (-1,25%), mentre per l'agriturismo le previsioni rimangono decisamente pessimistiche: -2%.
Nel comparto alberghiero migliorano le previsioni per le strutture a bassa qualificazione, mentre sulle medio-alte la flessione rimane intorno al 3%.
Stesse difficoltà si registrano anche sui diversi ambiti territoriali: le attese sulle tendenze del capoluogo si fermano al -1,52%, mentre per gli altri comuni le previsioni segnano il -1,92%.

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