Cinque serate per ripercorre modi, mode e miti dell’Italia degli anni ‘50/60, tra “Molleggiati”, Lambrette e chiome a caschetto. Da oggi a venerdì 9 agosto al Parterre di Piazza della Libertà (Firenze) è di scena L’Italia dal Boom al Beat, rassegna di musiche, immagini e rarità ideata e condotta da Ernesto De Pascale, critico musicale, conduttore radiofonico e grande esperto del periodo. Viene dal suo infinito archivio infatti gran parte delle immagini di scena nei prossimi giorni sul grande schermo del Parterre: show-case, spezzoni di pellicole, session di artisti come Rockers, Nico Fidenco, Renato Carosone...
Ogni serata ha un suo filo conduttore. Si comincia lunedì 5 agosto con l‘appuntamento dedicato a “La nascita del rock’n’roll in Italia”, con svitati, molleggiati e tutti i Ragazzi del Juke Box in rare apparizioni televisive e sequenze tratte da film: occasione buona per rivedere all’opera artisti come Adriano Celentano, Brunetta, Little Tony, Mina, Renato Carosone, Fred Buscaglione, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello... Martedì 6 agosto è la volta invece di “Guarda come dondolo”, ovvero l’Italia dei balli dopo il rock’n’roll, nei primi anni ’60: la Penisola è in preda al boom economico, le gonne si accorciano e si fanno avanti i primi movimenti beat.
A introdurre le nuove danze sono Peppino Di Capri, i Rockers, Mina, Rita Pavone, Gianni Morandi, Nico Fidenco, Edoardo Vianello... Mercoledì 7 tributo al mito dei Beatles: il Fab Four durante una indimenticabile live-session alla BBC, i “Favolosi Beatles” introdotti da Gianni Bisach per lo speciale Tv7 del Natale ’63, Buzzalli e “La colpa di tutto questo a solo un nome: Beatles”... Gli appuntamenti di giovedì 8 e venerdì 9 agosto sono entrambi dedicati all’epopea Beat, in particolare al fenomeno italiano: dopo averli ostracizzati, la Rai affida agli alfieri del Beat importanti programmi di intrattenimento come “Diamoci del Tu” (immagini tratte dalla serie del 1967, condotta da Caterina Caselli e Giorgio Gaber)...
Ed ancora, lo straordinario documentario inglese “It was twenty years ago today” con i principali eventi culturali del ’67 raccontati attraverso le canzoni di Sgt Pepper Lonely Hearts Club Band”.