FIRENZE- Partiranno a novembre le gare d’appalto per la prima tranche del polo tecnologico ferroviario dell’Osmannoro. Lo hanno annunciato ieri i dirigenti di Trenitalia e Rfi (Rete ferroviaria italiana) nel corso dell’incontro promosso in Regione dall’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti e cui hanno partecipato il presidente della Provincia di Firenze Michele Gesualdi, l’assessore all’urbanistica del Comune di Firenze Gianni Biagi, il sindaco di Pistoia Renzo Berti e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
“Prendo atto di questa novità – ha commentato Conti - con l’augurio che gli annunci siano puntualmente seguiti dai fatti. Ma allo stesso tempo registro, con un certo disappunto, che, a parte questo impegno, certamente rilevante, sulla tempistica, Trenitalia e Rfi mantengono un atteggiamento evasivo e poco chiaro sugli impegni da ottemperare in relazione al polo tecnologico e sull’insieme degli insediamenti previsti all’Osmannoro”. Su questi temi, quindi, è già stato messo in agenda un nuovo incontro, il prossimo 27 settembre.
Per quanto riguarda invece la prima tranche del polo tecnologico, secondo quanto comunicato dai dirigenti di Trenitalia e Rfi, comprenderà la realizzazione dei laboratori di elettronica e meccanica, l’avvio del banco prova a rulli dove potranno essere realizzate simulazioni di viaggio, e infine la predisposizione di una camera con riverbero che dovrà monitorare gli effetti ambientali (per esempio sui campi magnetici) provocati dai treni. Complessivamente questa tranche dovrebbe impegnare 100 dei 180 miliardi di lire disponibili per la realizzazione dell’opera.
Considerati i tempi per gli appalti, i lavori dovrebbero partire nella seconda metà del 2003. “Queste scadenze saranno verificate e monitorate costantemente - ha sottolineato Conti - Su quest’opera infatti abbiamo assistito più volte a slittamento di tempi e di impegni”. “Inoltre – ha aggiunto - non ci è sufficiente sapere che il polo tecnologico ‘ci sarà’ ma vogliamo anche conoscere esattamente ‘che cosa conterrà’, anche perché ciò è previsto dagli accordi sottoscritti nel 1999, e perché i finanziamenti che sono stati individuati corrispondono a un’opera con caratteristiche ben definite.
Di fronte a questa richiesta di informazioni Trenitalia anche stamani ha risposto in maniera poco chiara. E’ un atteggiamento che continua da mesi e che è stato affiancato da una serie di operazioni di ‘ristrutturazione’ che non hanno certo potenziato, tutt’altro, le sedi toscane”. “Non siamo disponibili – ha concluso Conti - a tollerare alcun tipo di retromarcia su funzioni o caratteristiche del centro. La Toscana vuol essere regione di eccellenza nel campo della tecnologia ferroviaria e il polo dell’Osmannoro è l’asse portante per raggiungere questo obiettivo.
Per questo la nostra vigilanza sul rispetto degli accordi sarà ferrea”.