2 luglio 2002 – Il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, il rettore dell’Università di Firenze, Augusto Marinelli, il sindaco di Scandicci, Giovanni Doddoli, e l’assessore provinciale all’edilizia Alberto Di Cintio sono intervenuti questa mattina alla “posa della prima pietra” dell’Università della Moda.
Quelli partiti oggi sono i lavori del primo lotto del progetto esecutivo di consolidamento e conservazione dell’antica villa di Castelpulci*, che ospiterà la nuova importantissima struttura didattica.
Si tratta del restauro conservativo e strutturale dell’edificio, per un importo di 4 milioni e 650mila euro, prima tranche di un intervento complessivo per recuperare e trasformare l’immobile stimato in 13 milioni e 640mila euro.
Oggetto dell’intervento anche il restauro (intonaci, elementi e fregi decorativi in pietra o terracotta ecc.) di tutte le facciate, incluse quelle dei cortili interni, per una superficie di 7195 metri quadrati.
Il progetto è stato redatto da un gruppo di progettazione della Provincia, guidato dall’architetto Pier Luigi Caldoro. L’esecuzione è stata appaltata alle ditte abruzzesi“Cioci” e “Fiordagigli”, che hanno due anni di tempo per completare i lavori del lotto, che dovranno essere finiti per la fine di giugno del 2004.
“La Provincia ristrutturerà la villa in funzione della destinazione a sede dei corsi di laurea programmati dall’Università – ha spiegato il presidente Gesualdi - e poi la consegnerà all’Ateneo in comodato gratuito”.
All’Università andranno anche gli annessi edilizi, da destinare a foresterie e residenze universitarie.
Tutti gli oneri di gestione, compresi quelli per la manutenzione del giardino storico, saranno a carico dell’Università, che si è impegnata a destinare l’immobile a fini didattici e scientifici per i prossimi trent’anni.
La cornice offerta dalla villa di Castelpulci, con le sue luminose architetture, appare perfetta per l’inserimento di attività di alta istruzione nel campo del design, della moda, della multimedialità, nonché di spazi espositivi e show room.
“Porteremo a Castelpulci – ha anticipato il rettore Marinelli – tutti corsi di laurea di primo livello, le lauree specialistiche e i master che ruotano intorno alla moda”.
La dimensione della villa e delle sue dipendenze - 7600 metri quadrati di superfici interne distribuite fra 97 vani, 950 metri quadrati di portici e cortili e 1000 di giardino monumentale – è adeguata per accogliere le strutture universitarie e consentire loro di dare, attraverso la creazione di figure professionali di alto livello, un servizio e un forte impulso allo sviluppo del sistema produttivo dell’area fiorentina.
La collocazione geografica risulta ottimale per raccordare intimamente un cuore culturale e scientifico ad un tessuto produttivo. Scandicci e Castelpulci sono immerse in un esteso e vitale “sistema” di imprese, unico in Italia per dimensioni e vitalità, nel quale si registrano presenze storiche (Gucci, Ferravamo) e nuovi arrivi (Prada, Dolce & Gabbana) che confermano il ruolo leader a livello mondiale dell’area.
“Castelpulci – ha detto oggi Gesualdi - è una grandissima occasione di coordinare un capitale immenso di attività e di risorse in un’unica area nella quale le connessioni e le sollecitazioni culturali possano reciprocamente arricchirsi e collegarsi”.
In attesa della sede definitiva, a Scandicci sono comunque già iniziate le lezioni del corso di laurea triennale di “Progettazione della moda”.
L’attività didattica si tiene presso la succursale del Liceo artistico Leon Battista Alberti, nelle aule messe a disposizione in comodato gratuito dall’Amministrazione provinciale. Qui, in circa mille metri quadri, studiano gli 85 studenti iscritti dallo scorso autunno al primo anno del nuovo corso, che intende formare tecnici di progetto nei settori dell’abbigliamento, dello spettacolo, del tessuto, degli accessori e dell’oreficeria.
Per il 16 di settembre è stata infine preannunciato dal sindaco Doddoli una serata di spettacolo a Castelpulci, che porterà l’attenzione, a livello nazionale, sulla villa e sul suo restauro.
*L’antico maniero della famiglia guelfa dei Pulci, il cui nucleo originale risaliva all’inizio del ‘200, fu abitato dal 1511 al 1590 dai Soderini.
Da loro passò ai Riccardi, che nel 1667 dettero inizio ai primi lavori di ampiamento, nel 1691 sistemarono il viale di accesso e poi nei primi quattro decenni del ‘700 proseguirono nella trasformazione del palagio in grande villa suburbana. Una nuova imponente facciata, ben visibile dall’intera vallata dell’Arno fra Scandicci e Lastra a Signa, su un corpo di fabbrica ormai triplicato in lunghezza, venne eretta verso la via Pisana su progetto dell’ingegner Gioacchino Fortini. Dopo la morte del marchese Cosimo, committente dei lavori più importanti, la villa condivise le fasi del declino dei Riccardi.
Nel 1854, con l’estinzione della dinastia, Castelpulci divenne proprietà pubblica e fu destinata, per la salubrità del luogo e la ricchezza d’acque, a ricovero dei dementi, per risolvere i problemi di spazio dell’Ospedale di Santa Maria Nuova.
Fra i suoi ospiti il poeta Dino Campana, che vi fu ricoverato per 14 anni, dal gennaio 1918 alla morte, nel febbraio 1932.
Castelpulci rimase manicomio fino al 1973, anno di chiusura degli ospedali psichiatrici. Da allora è rimasta inutilizzata ed è stata oggetto di soli interventi di manutenzione conservativa.
La Provincia si impegnerà in modo forte per assicurare i necessari collegamenti di trasporto alla villa di Castelpulci quando essa diventerà sede dell’università della Moda.
Lo ha detto il presidente della Provincia, Michele Gesualdi, rispondendo ad una domanda di attualità del consigliere di An Piergiuseppe Massai, nella quale si chiedeva come si provvederà ad intensificare i trasporti ed i collegamenti pubblici con il futuro campus di Castelpulci e si proponeva l’istituzione di una commissione congiunta del Consiglio provinciale e del Consiglio comunale di Scandicci per sovrintendere sul rispetto dei tempi di realizzazione della cittadella universitaria.
Commissione, quest’ultima, che il presidente Gesualdi ritiene però inopportuna: “Abbiamo già gli strumenti – ha detto – per vigilare sul rispetto dei tempi di realizzazione”.
Il presidente del Consiglio, Eugenio Scalise, ha detto in proposito che potrà essere la commissione consiliare competente a valutare periodicamente, incontrando i colleghi di Scandicci, lo stato dei lavori.
Solo parzialmente soddisfatto delle risposte avute, Massai ha sostenuto che, dopo l’esperienza negativa del polo universitario di Sesto, è difficile dare per garantito da ora che il campus di Castelpulci potrà avere adeguati collegamenti.