Pettirossi, passeri solitari, cardellini, usignoli, allodole. Ma anche civette, allocchi. Addirittura il Falco Pellegrino è un assiduo frequentatore della Torre di Arnolfo. Sono in tutto 82 le specie di uccelli nidificanti nel nostro Comune che fanno di Firenze la seconda fra le aree urbane italiane più ricche di specie ornitologiche. Le tipologie dei volatili, con tutti i dati, le caratteristiche della specie, il luogo in cui si trovano, l'ambiente ideale per riprodursi e conservare la specie.
Tutte le informazioni sono state raccolte nell'Atlante degli uccelli nidificanti nel Comune fiorentino che costituisce il primo Atlante ornitologico urbano europeo che è stato aggiornato completamente. Un lavoro analogo, impostato con la stessa metodologia venne infatti realizzato negli anni 1986-88. Anche quest'ultima edizione è stata curata dalla Lipu, in particolare dai coordinatori della ricerca Marco Dinetti e Simona Romano che hanno messo a punto tutti i dettagli e gli approfondimenti. Ha poi collaborato il Comune di Firenze e l'Ufficio regionale toscano Settore ecologia urbana.
""Si tratta di un lavoro importante, - ha detto ieri l'assessore all'ambiente Vincenzo Bugliani- che mette in luce la Toscana come patria del naturalismo, grazie anche al grande pioniere italiano dell'ornitologia Paolo Savi. Grazie a questo censimento, - ha aggiunto Bugliani- siamo in grado di sapere che evoluzione c'è stata dal punto di vista ornitologico sui 102,4 Kmq del territorio comunale". E siamo di fronte a mutamenti positivi. Ci sono infatti 13 specie in più che nidificano a Firenze rispetto al 1987.
"Agli occhi di un uccello, -fa sapere la Lipu- un palazzo può apparire come una parete rocciosa e un parco pubblico come un bosco". Fra le specie più diffuse c'è la passera d'Italia, il Merlo, il Verzellino, il Cardellino. Ma non mancano le specie più rare , classificate come Spec 1-3 e cioè quelle minacciate a livello europeo. Civette sono state segnalate in piazza Beccarla, a Novoli e alla Fortezza da Basso, il Falco Pellegrino, che non era mai stato avvistato prima, da qualche anno è segnalato intorno al Duomo e la Torre di Arnolfo.
Esemplari di Cuculo si trovano invece a Brozzi, Ugnano, ad ovest del Galluzzo,. Naturalmente la maggior parte degli esemplari si trovano nelle colline di Settignao e Fiesole come gli allocchi. "Quest'Atlante , - ha sottolineato Bugliani- oltrepassa gli intenti scientifici e naturalistici, per diventare uno strumento per migliorare la qualità urbana al fine di contribuire alla sostenibilità dello sviluppo nel terzo millennio".