Promossi da Fabrizio Guidi Bruscoli, Franco Ionda e Salvatore Mazza, gli eventi proposti, in Via del Porcellana 1/r, fino al 2 marzo (h.16-19) riuniscono in un linguaggio comune mondi creativi diversi, quali la scrittura e le arti visive, in un territorio di percezione situato come titolano gli eventi “oltre frontiera”, dove tale frontiera è quella dei limiti che noi stessi ci diamo davanti all’opera d’arte.
Paolo Grassino, nato a Torino nel 1967, ha avuto la sua prima mostra personale nel 1991.
Da allora si sono susseguite numerose esposizioni in Italia e all’estero. I titoli di alcune delle ultime (“Ossa rotte”, “Ciò che resta”, “Mangiami”) rimandano con lucidità al nucleo della sua poetica figurativa, fatta di scheletri umani con testa animale che si alternano a cani, selve e cervi in un insieme coloratissimo, inquietante e affascinante al tempo stesso.
Giuseppe Culicchia è una delle voci più autentiche della narrativa italiana degli ultimi anni. Tra le sue opere più recenti “Bla Bla Bla”, un testo all’insegna della ribellione e alla ricerca della libertà assoluta, e il romanzo “Ambarabà” (Garzanti 2000).
I precedenti “Tutti giù per terra” (1994, da cui Davide Ferrario ha tratto l’omonimo film con Vittorio Mastrandrea) e “Paso doble” (1995), entrambi pubblicato da Garzanti e più volte ristampati, sono stati tradotti in Francia, Germania, Olanda, Grecia, Spagna e Catalogna.