Paolo Manzelli, direttore dell'Education Research Laboratory / EGO-CreaNET dell'Università di Firenze prosegue su NOVE la sua riflessione sulla necessita' di ricontestualizzare la scuola per un modello di sviluppo co-operativo sostenibile e solidale, che non sia soggetto e soggiogato alle necessita' aziendalistiche dell'impresa, ma che viceversa sappia fare impresa secondo nuovi modelli: "Purtroppo se si fa caso alla data di emissione del decreto si capisce che il modello di
accreditamento delle sedi formative e' stato proposto quando era in carica il governo di sinistra ed e' stato finalizzato in tal guisa per accondiscendere ad una logica del mercato del lavoro voluta dal mondo dell'impresa, senza capire che quest'ultima espelle lavoro manuale per effetto della robotizzazione della produzione, o lo sostituisce con un lavoro manuale di persone non scolarizzate quali i poveri immigrati.
Per quel che riguarda il lavoro intellettuale cerca come unica risorsa disponibile di garantirsi un lavoro flessibile part-time e sottopagato come unica plausibile strategia di profitto per acuire la propria concorrenzialita' nel mercato globale.
Con il nuovo Governo i regolamenti delle attività professionali verranno regionalizzati, facendo tesoro dei criteri gia' impostati dallo scorso governo con l'intenzione di renderli ancora piu' favorevoli alle AZIENDE.
Pertanto spero di farmi capire se non in tutto quello che propongo mi muovo per dare operativita' ad iniziative che siano alternative a quelle inadeguate di processi educativi tradizionali ed obsoleti, per attuare e valorizzare l'impegno di costruzione di reti di formazione necessarie per garantirne una autonomia di governo democratico della educazione nel quadro di una Societa' Educata che si Educa, capace cioe' di concorrere sviluppando modelli innovativi".
mercoledì, 04 dicembre 2024 - 20:21