Elevare fino a 50 milioni di lire il tetto per poter usufruire di assegni e borse di studio e libri di testo gratuito. Lo chiede, in una mozione, il capogruppo di Rinnovamento italiano Vittorio Foti. «La riapertura dei termini per la presentazione delle domande - scrive Foti - è stata determinata dal loro numero esiguo, inferiore quindi rispetto allo stanziamento previsto in bilancio. Ciò è imputabile alla scelta di mantenere in 30 milioni di lire il tetto per l'individuazione della cosiddetta "situazione economica equivalente" che permette l'accesso ai benefici, pur essendo prevista per il Comune la facoltà di elevare fino a lire 50 milioni il tetto massimo».
Per queste il capogruppo di Rinnovamento Italiano invita l'amministrazione «ad elevare fino a 50 milioni la "situazione economica equivalente" e dare la possibilità all'utenza, dopo debita pubblicità, di presentare la domanda relativa entro termini più ampi permettendo così a tutti gli interessati di usufruire di tali agevolazioni».