Le Confederazioni sindacali CGIL, CISL e UIL hanno indetto uno sciopero generale dei lavoratori della Toscana per domani. La giornata rientra nelle iniziative di lotta indette in queste settimane, indette da CGIL, CISL e UIL tra cui il successivo sciopero generale del pubblico impiego già fissato per il 15 febbraio prossimo.
Il Gruppo consiliare DS di Palazzo Vecchio, riunito oggi, manifesta il proprio appoggio alle iniziative di lotta: "Come noto, i lavoratori sono mobilitati contro le negative risposte del Governo su pensioni e fisco, contro la modifica dell'art.18 dello Statuto dei diritti dei lavoratori, per una riforma equa della previdenza e del fisco, contro l'abbandono della concertazione, per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, per lo sviluppo del Mezzogiorno.
Sia la Legge Finanziaria 2002, che le proposte del Governo su mercato del lavoro e fisco si muovono in una direzione chiara: innalzare il livello del conflitto sociale, disarticolare il sindacato e con esso tutte le forme di rappresentanza sociale, indebolire il sistema pubblico del welfare a favore di una visione individualistica della società, favorire i ceti più abbienti con aliquote IRPEF che determineranno una maggiore pressione sui ceti medi. Anche le norme sulla finanza locale e sul patto di stabilità interno contenute nella Finanziaria 2002 fanno parte di questo disegno: il Governo ha reso difficile la chiusura dei bilanci comunali, determinando il possibile indebolimento dei servizi pubblici locali e della rete di protezione sociale gestita dai Comuni.
La messa in discussione dell'art. 18 è emblematico: si tratta di un sfida provocatoria ai diritti dei lavoratori, affermati in anni di lotte, con cui si punta a precarizzare il rapporto di lavoro, riducendo ulteriormente l'opportunità lavorativa come diritto e non determinando nuova occupazione. Di fronte a questo attacco concentrico, il cui tratto distintivo è l'arroganza di chi pensa che "chi ha il consenso può tutto", il Gruppo DS ritiene che sia maturo il momento per una vasta mobilitazione delle forze democratiche, delle organizzazioni dei lavoratori e della società civile che ponga all'attenzione della pubblica opinione i reali intendimenti del Governo e metta la maggioranza politica di centro-destra di fronte alle proprie gravi responsabilità".