Il primo bus ad idrogeno sbarca a Firenze. Quaranta posti con un autonomia di 150 km, sufficienti a soddisfare l’esigenza dei centri storici delle città, senza necessità di rientri in deposito. Il via ufficiale al progetto industriale per il primo autobus con cella a combustibile alimentata ad idrogeno è partito oggi con la sigla del protocollo che sancisce una collaborazione stabile e duratura fra Comune, Ataf, Enea, IM/CNR, Cam, Nuvera, CTP, Thecla e Sol per la realizzazione del progetto “HBUS”, per la ricerca e lo sviluppo e la realizzazione concreta di “Bus” ad idrogeno.
“Voglio esprimere soddisfazione - ha detto il Sindaco leonardo Domenici- per l’avvio di questo progetto che non solo sottolinea l’importanza di incentivare il trasporto pubblico locale, tenendo presente il problema delle emissioni, ma anche la positiva collaborazione con i soggetti privati, il mondo delle aziende e della ricerca” “Contiamo, -ha detto l’assessore all’ambiente Vincenzo Bugliani- di far girare per la strade di Firenze, Bologna e Napoli entro il 2004, il prototipo di un bus elettrico alimentato ad idrogeno, quindi ad emissione zero.
Se le verifiche, come pensiamo, saranno positive, procederemo immediatamente alla produzione industriale di flotte di bus elettrici adatti alle caratteristiche dei centri storici delle “vecchie” città europee”. “Non stiamo parlando di sogni, - ha voluto sottolineare Mario Primicerio, presidente dell’associazione I2T3 a cui il Comune ha affidato la ricerca e il monitoraggio sullo stato di avanzamento dell’attività- ma di cose concrete e reali”. “Stiamo lavorando ad un progetto industriale, - dice Eriberto Melloni di I2T3-., qualcosa di realmente fattibile”.
In base al protocollo il progetto HBUS al quale ha aderito anche il Comune di Bologna, si articolerà i 4 fasi principali. La prima, già avviata riguarda in generale il sistema di alimentazione, successivamente si passa alla fase di ricerca vera e propria che vede l’allestimento e la caratterizzazione del “sistema cella a combustibile”, con installazione e sperimentazione in laboratorio dell’intero sistema di alimentazione/trazione.presso i laboratori IM/CNR. A questo punto, dopo opportune verifiche, si passa allo sviluppo vero e proprio della linea “Bus” con l’allestimento del prototipo, test di messa a punto su banco a rulli presso l’ENEA, fino alla prova su strada in cui verranno direttamente coinvolti Ataf e CTP.
Ultima tappa: allestimento di una flotta da inserire nel parco Ataf e/o CTP.