L’assessore allo sviluppo economico Francesco Colonna, durante la presentazione della XXII edizione della Biennale dell’antiquariato, l’ha definito un “gioiello” di Michelangelo. Si tratta di un disegno, di provata mano dell’artista toscano, dal titolo “Studio di donna addolorata” (misure 26x16.4 cm) che faceva parte di un album di disegni conservato nella biblioteca dello Howard Castle nello Yorkshire. A luglio è stato battuto per la cifra record di 19.2 miliardi dalla casa d’aste londinese Sotheby’s.
Se lo è aggiudicato la Colnaghi & C. di Londra che lo esporrà alla rassegna fiorentina, che si terrà a Palazzo Corsini dal 22 settembre al 7 ottobre. “Le promesse che avevamo fatto – ha detto l’assessore Colonna – si stanno via via avverando. In primo luogo avevamo detto dell’intenzione dell’Amministrazione Comunale, impegnata in prima persona col sindaco presidente e il sottoscritto vice, di rilanciare l’iniziativa e mi sembra che già prima dell’avvio della Biennale l’attenzione e le aspettative sono enormi.
Il visitatore infatti avrà l’opportunità di ammirare un ‘gioiello’ che, grazie alla Colnaghi di Londra, farà la sua prima uscita proprio a Firenze”. Il 21 settembre, alle 11, è prevista la presentazione alla stampa, con visita in anteprima della rassegna. Nel pomeriggio, alle 17,30, al circolo Fiorentina (via del Parione 11/b) il sottosegretario ai beni culturali Vittorio Sgarbi presenterà il volume “Marchands d’art” di Daniel Wildenstein e Yves Stravridés. Alle 19 è previsto il vernissage, parte del cui ricavato sarà devoluto al restauro di alcune opere d’arte del museo del Bargello.
La XXII edizione della Biennale Internazionale dell’Antiquariato si aprirà dunque il 22 settembre. Una rassegna con molte novità. A cominciare da un nuovo e ampliato percorso espositivo all’interno di Palazzo Corsini e dall’allestimento che è stato affidato allo scenografo Pier Luigi Pizzi e che si preannuncia pieno di sorprese pur nel rispetto delle caratteristiche architettoniche e artistiche del luogo. La seicentesca “reggia” Corsini affacciata sull’Arno apre per la prima volta ad una manifestazione le sale private della Quadreria di famiglia, dove è racchiusa la storica collezione di famiglia il cui nucleo principale risale alla metà del Seicento e si deve a Bartolomeo Corsini; incrementata da suo figlio Filippo, Accademico della Crusca e fratello di Papa Clemente XII, la Quadreria nacque per piacere privato ma anche in concorrenza e ad emulare la collezione medicea della Palatina di Palazzo Pitti.
Oltre alla Sala del Trono, alla Galleria Aurora, alla Sala da Ballo e al cortile appositamente coperto e allestito, gli stand-salotto dei 79 espositori (di cui 15 stranieri, nomi storici dell’antiquariato internazionale) si disporranno anche nelle sale del piano nobile del Palazzo che ospitano la Quadreria il cui cuore è rappresentato dall’Alcova con i suoi eclatanti dipinti immersi nell’atmosfera creata da tendaggi in stucco e oro, affreschi il cui soggetto rievoca i piacere del dormire e le antiche maioliche di Montelupo del pavimento raffiguranti piante officinali per favorire il sonno.
I visitatori della Mostra avranno quindi modo di visitare in esclusiva durante il periodo di apertura della Biennale un museo nel museo: l’esposizione con i suoi pezzi di alto antiquariato e i dipinti della collezione Corsini, veri tesori da museo. Infine alcune cifre: è stato stimato in circa 30.000 (e 5700 aziende, di cui 2000 solo a Firenze) in Toscana il numero delle persone occupate a vario titolo nei diversi settori che coprono le attività connesse al mercato antiquario e alla decorazione di interni.
Un patrimonio umano e di lavoro che va mantenuto e protetto e che vive in gran parte proprio grazie all’esistenza delle botteghe antiquarie che a Palazzo Corsini dal 22 settembre al 7 ottobre troveranno nella Biennale uno straordinario palcoscenico.