E' stato presentato oggi il gruppo politico-sociale "Firenze al Futuro", promosso da rappresentanti politici e della società civile, che vi aderiscono a titolo personale: Antongiulio Barbaro, Daniele Baruzzi, Roberto Bertoli, Marco Capecchi, Andrea Casucci, Amos Cecchi, Matteo Colombi, Danilo Conte, Andrea D'Elia, Daniela Dacci, Domenico De Martino, Delia Dugini, Filippo Fossati, Renata Gabbi, Federico Gasperini, Lisa Graziani, Luana Lastrucci, Stefano Lavacchini, Caterina Lazzareschi, Monica Liperini, Gregorio Malavolti, Lorenzo Mechi, Arnaldo Melloni, Eriberto Melloni, Massimo Migani, Leonardo Moretto, Teresa Nocentini, Nicola Novelli, Leonardo Palli, Francesco Petrini, Luca Pettini, Donatella Pini, Cristina Sozzi, Jacopo Tinti, Goffredo Tripi.
"Firenze al Futuro", che si muove nell'area del centro-sinistra, si propone come luogo di discussione sui temi della città, della vivibilità, della sostenibilità, e propone due appelli: uno rivolto a tutti i cittadini come invito alla partecipazione attiva alle prossime elezioni politiche, e uno rivolto ai candidati del centro sinistra sui temi e gli impegni per Firenze e la sua area.
Ecco il documento programmatico:
"La trasformazione del sistema politico e la contestuale crisi dei partiti hanno prodotto un distacco sempre più crescente dei cittadini dalla vita amministrativa e dai luoghi decisionali.
In particolare sembra essersi smarrita la passione, la voglia di incontrarsi e riflettere collettivamente.
Si sono persi i luoghi di incontro (dalle sedi di partito alle case del popolo) e alla crisi dei soggetti partitici, si è risposto con l’indifferenza e/o il qualunquismo.
Non per questo la vita pubblica si è fermata. Sono cresciuti l’associazionismo, il volontariato, tutte forme di impegno che però, in qualche misura, vengono vissute in contrapposizione al deterioramento della vita politica. Crisi di rappresentanza e allontanamento dalla partecipazione politica sono due aspetti di un malessere che si alimentano l’un l’altro.
Tale situazione, storicamente, è assai negativa soprattutto per l’area di sinistra riformista.
La condivisione con la società civile dei processi di cambiamento è proprio una delle caratteristiche fondamentali che dovrebbe distinguere il centro sinistra dalla destra, assai più avvezza a pilotare la conservazione dall’alto.
E’ in questi momenti che occorre rimboccarsi le maniche, fare uno sforzo di fantasia e trovare nuovi e stimolanti modi di vivere la politica.
Sulla base di idee forti, di progetti concreti occorre ricostruire luoghi partecipati e allargati d’azione che facciano sentire la propria voce (e in qualche misura condizionino) a chi, a vari livelli, svolge un ruolo di governo.
Per chi davvero vuole rompere la spirale di politicismo e di pura gestione del potere innescate, è giunto il momento di tentare di ricostruire uno spazio politico esteso ed aperto.
Dunque, ciò che, con piena consapevolezza dei nostri limiti ma con altrettanta determinazione, vogliamo costruire è Firenze al Futuro, un soggetto presente nel centro sinistra che, insieme a tanti altri, vuole contribuire a dare corpo alle speranze di trasformazione che sono in atto a Firenze.
Firenze al Futuro è un’aggregazione politico-civile, pluralista, all’interno del centro-sinistra.
Il comitato promotore ha al suo interno persone, aderenti (o non) a partiti e ad associazioni, presenti qui a titolo personale.
Si propone, insieme ad altri soggetti e ad altre forme d’azione, di rilanciare la partecipazione e di farsi portatrice di una politica come dimensione collettiva e diffusa attenta ai valori e ai programmi, e non subalterna alla cultura del sondaggio, o alla pura gestione politicistica del potere.
Per Firenze e la sua area, Firenze al Futuro: 1.
punta a far si che la trasformazione urbana in atto si qualifichi soprattutto attorno all’idea di città sostenibile: in tal senso considera importante il nucleo di fondo (per la mobilità, per la qualificazione del centro storico e delle periferie, per l’Arno, la sua tutela, la sua messa in sicurezza e la sua valorizzazione ambientale) ideato e messo in opera dal centro-sinistra. 2. si propone come soggetto che opera nella società per tutelare gli interessi diffusi contro le forme di egoismo urbano, per contrastare il giuoco politico del centro-destra, portatore di una visione non equilibrata e non sostenibile dello sviluppo.
3. vuol essere un interlocutore delle istituzioni, sulla base di progetti e di programmi.
Nella fase politico-elettorale, Firenze al Futuro, che si è tenuta, per scelta, al di fuori da ogni modalità di scelta di candidature, sosterrà il centro-sinistra, indirizzando la propria azione contro l’astensionismo e per impegnare i candidati su una piattaforma programmatica per Firenze e la sua area.
Dopo le elezioni, intende concentrare la propria azione sui problemi prioritari del cambiamento urbano.
Farà parte della sua iniziativa anche lo sviluppo della riflessione sull’esperienza politico-amministrativa ‘95-’99, guidata da Mario Primicerio, che consideriamo importante per il presente e per il futuro di Firenze, ma che necessita di esser guardata nel suo insieme di luci e di ombre.
Firenze al Futuro guarda con attenzione anche alle nuove modalità di comunicazione e dibattito politico.
Per questo ha attivato un proprio sito internet su cui presenta i documenti elaborati e proposti alla discussione pubblica, e che intende essere un punto di interscambio di opinioni, osservazioni, proposte".