E' il risultato della sigla da parte del ministro dei lavori pubblici 
Nerio Nesi e dell'assessore reginoale all'organizzazione Carla Guidi, in 
rappresentanza del presidente della Regione Claudio Martini, di un 
accordo di programma. Si tratta della definizione del trasferimento alle 
Regioni di fondi residui per oltre 1500 miliardi, destinati a questo tipo di 
interventi a partire dal 1978; a beneficiarne saranno imprese, cooperative 
ed enti pubblici impegnati nella realizzazione di alloggi da mettere in 
vendita, da affittare o in proprieta' cooperativa indivisa.
L'accordo prevede il versamento nelle casse regionali dei fondi per una 
gestione diretta; di fatto, sottolineano al Dipartimento delle politiche 
territoriali e ambientali, e' del passaggio di competenze dal disciolto Cer 
(comitato per l'edilizia residenziale presso il Ministero) alle Regioni, che 
potranno finalmente gestire i finanziamenti in base alle esigenze del 
territorio senza l'appesantimento di vincoli di controllo che consentivano 
la liquidazione della somma richiesta solo a fronte della rendicontazione 
dello stato di avanzamento dei lavori.
                          
                           Un altro pezzo di federalismo che 
entra in funzione.
Dei 482 miliardi destinati alla Toscana, 217 sono gia' impegnati dal 
programma di interventi 1992-1995 approvato dal Consiglio regionale, di 
cui risultano partiti progetti per 180 miliardi; si tratta di contributi pari a 
circa un quinto del valore finale realizzato.
Avere d'ora in poi la 
disponibilita' diretta dei fondi significa, secondo gli uffici regionali, 
accelerare una procedura resa gia' complessa dalla progettazione dei Peep, 
dal reperimento delle aree, dall'espletamento delle gare di assegnazione 
dei lavori; con evidente beneficio per i cittadini desiderosi di entrare in 
possesso di un alloggio a costi contenuti.