C'e' anche la Polonia nel futuro dell'economia toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2000 19:29
C'e' anche la Polonia nel futuro dell'economia toscana

Nel cuore dell'Europa centro-orientale questo paese sta assistendo, negli ultimi dieci anni, a un vero e proprio miracolo economico. Moneta stabile, inflazione contenuta, prodotto lordo in crescita, debito pubblico ridotto e la previsione di poter entrare presto nell'Unione Europea fanno del mercato polacco uno dei piu' interessanti per le nostre imprese (con un potenziale di quasi 40 milioni di consumatori) , il primo mercato di sbocco per le esportazioni nell'area degli ex paesi socialisti, Russia e Cina comprese.

E' questo lo scenario in cui si muovono le iniziative che la Regione e Promofirenze (azienda speciale della Camera di Commercio) hanno messo in cantiere per favorire la cooperazione economica e consentire alle aziende toscane e ai partner polacchi di cogliere le opportunita' offerte.
La Regione e Promofirenze si sono mosse all'interno del programma comunitario "Jop, facility 1" (facilitazioni di joint venture fra imprese) i cui obiettivi sono, appunto, l'incentivazione della cooperazione economica e la realizzazione di joint-venture con gli imprenditori polacchi.


Il progetto, che vede fra i suoi partner la Regione Toscana e la regione polacca Malopolska (la Piccola Polonia, capoluogo Cracovia), si articola in una serie di inziative, la prima delle quali e' il meeting di oggi, organizzato da Promofirenze con la collaborazione del Cesvit. E' un'occasione per informare gli operatori toscani sulle possibilita' di investimenti, con puntualizzazioni sul quadro normativo, fiscale ed economico del paese e della regione Malopolska.
Una particolare attenzione sara' riservata alle nuove tecnologie, settore verso il quale c'e' un particolare interesse da parte polacca.

A Cracovia esiste infatti un centro di tecnologia avanzata, una sorta di parco tecnologico gestito come una zona economica speciale con particolari facilitazioni per gli investimenti stranieri e una importante universita' specializzata nella ricerca tecnologica. Sara' proprio il centro tecnologico di Cracovia l'organizzatore del secondo appuntamento per gli operatori toscani, previsto per il 27 settembre a Cracovia e dedicato a incontri bilaterali fra aziende, consorzi, associazioni operanti nel settore delle tecnologie e interessati a esaminare proposte di collaborazione economica a vari livelli.


Con la regione della Piccola Polonia la Toscana ha recentemente stipulato un accordo di collaborazione che prevede, fra l'altro, lo sviluppo di scambi commerciali e iniziative per la cooperazione, lo sviluppo di piccole e medie imprese, creazione di parchi tecnologici e di incubatori di imprese.
L'attenzione per la Polonia non e' casuale. Si svolgera' infatti a Varsavia, dal 21 al 29 ottobre, l'evento organizzazto dall'Istitituto per il commercio estero per il 2000: "Italia-Polska: Crescendo", un percorso attraverso la varieta' culturale, tecnologica, produttiva e commerciale del paese.


All'evento sara' presente anche la Toscana che partecipera' con un suo stand istituzionale e con una delegazione di operatori.
Le iniziative promosse da Regione e Promofirenze sul mercato polacco non sono occasionali ma frutto di una precisa politica da parte della Regione. Lo ha spiegato l'assessore alle attivita' produttive Ambrogio Brenna nel suo intervento al convegno di oggi alla Borsa Merci di Firenze. "Tutto questo - ha spiegato l'assessore Brenna - non e' casuale ma e' frutto di rapporti e accordi stipulati da tempo fra la Toscana e la Polonia e con alcune regioni in particolare, come la regione Malopolska.


Sono accordi che hanno gia' cominciato a dare i loro frutti. Non e' casuale quindi che, che nel suo piano promozionale 2000, la Toscana abbia inserito e finanziato un progetto Polonia e che molte imprese toscane abbiano gia' investimenti contatti e in quel paese".
Ma l'interesse e' reciproco. L'assessore ha fra l'altro sottolineato come il modello rappresentato dai distretti toscani di piccole e medie impresa costituisca un importante spunto di riflessione quanto a capacita' delle realta' locali di partecipare in modo attivo allo sviluppo.


"E' a partire da questa realta' la cui carta vincente sta nel saper conciliare competitivita', qualita' e sostenibilita' dello sviluppo - ha ricordato Brenna - che la Toscana puo' vendere a tutto il mondo il suo modello. E' questo il compito dell'Apet, l'agenzia per la promozione economica che comincia ora a muovere i primi passi".

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