E' la Monash University di Clayton, Stato di Victoria, che ha scelto la nostra regione per aprire il suo primo e unico campus europeo. Un progetto avviato nel 1998, anche a seguito della visita delle delegazioni toscane nel 1998 e nel 1999 e alla disponibilita' del Comune di Prato, portato al traguardo grazie ad un finanziamento quinquennale di 2 milioni e mezzo di dollari australiani concessi dallo Stato di Victoria (di cui e' governatore l'italo-australiano sir James Gobbo) e da numerosi privati.
L'attivita' partira' entro il prossimo novembre.
Stamani il direttore del centro, professor Bill Kent, docente di italianistica,
ha presentato l'iniziativa al presidente Claudio Martini. Insieme l'hanno
definita un ponte tra la Toscana e il Nuovo Continente, ma non solo. Il
professor Kent ha detto al presidente che la nuova sede avra' al centro del
suo interesse studi e ricerche sull'architettura e la storia dell'arte, ma anche
di international trade business e sull'Asia e corsi di computer per
comunicazione a distanza.
Tutto nell'ottica della muliculturalita' per i circa
cento studenti che ruoteranno ogni anno nella sede pratese, che si unisce a
quelle in vari paesi asiatici come l'Indonesia, la Malaysia, o a quelle cinesi
di Nanchino e Shangai.
Martini ha giudicato particolarmente interessante la sottolineatura dei temi
della multiculturalita', che lega la nuova sede universitaria alle
problematiche della realta' pratese caratterizzata dalla presenza di una forte
comunita' cinese, e rappresenta comunque uno dei temi piu' dibattuti nel
nostro paese in questo momento.
Il nuovo rapporto con la Monash University potra' inoltre ampliare i rapporti della Toscana con tutto l'emisfero asiatico del Pacifico, che risulta al centro dell'attenzione di studio dell'ateneo australiano. Prato potra' essere inoltre secondo il presidente della Toscana un punto di entrata ideale in Europa per studiosi, studenti e uomini d'affari australiani.