Il consiglio provinciale ha detto sì questa notte al Piano faunistico venatorio 2000-2005. Il provvedimento è stato approvato con il parere favorevole dei gruppi di maggioranza e di Rifondazione comunista e con i voti contrari di An, Ccd e Forza Italia. L’assessore alla Caccia, Massimo Logli, presentando il provvedimento ha sottolineato che si tratta di un vero e proprio strumento di pianificazione redatto tenendo conto della necessità di interventi gestionali. Logli ha affermato che il piano non presenta consistenti variazioni dal punto di vista organizzativo e che restano aperte importanti questioni – comitati di gestione, vigilanza, caccia di selezione – che saranno oggetto di interventi puntuali.
Due i nodi da sciogliere secondo Logli: la zona di ripopolamento e cattura di Elzana (Carmigano) dove ci si impegnerà per risolvere il contenzioso con alcuni proprietari tenendo conto delle esigenze di salvaguardia territoriale e di un utilizzo più razionale, e l’inserimento – come richiesto da Comune e associazioni venatorie – della zona demaniale di Montemurlo. A questo proposito Logli ha precisato che nel Piano si afferma un impegno preciso in questa direzione. Il piano provvede a definire le Zone di protezione che da 1216 ettari passano a 1186: sono quella di Schignano (406 ettari), Prato 1 - Narnali (200 ettari), Prato 2 piana (50 ettari, Montemurlo (230 ettari).
Qualche novità riguarda le zone di ripopolamento e cattura.
Vengono confermate quelle di Carteano (474 ettari), di Cotone (429 ettari), di Elzana (522 ettari), del Monteferrato (543 ettari) di Vaiano (504 ettari) e di Villanova (558 ettari). Rispetto al precedente piano si passa da 2980 ettari di 3021 ettari di Zrc. Sono presenti due aree di rispetto venatorio: Fattoria di Iavello di 39 ettari, e Mulinaccio per 40 ettari, mentre viene riconosciuta l’Azienda Faunistico venatoria di Artimino (461 ettari).
All’allenamento, addestramento e gare dei cani sono destinate: Le Soda, Spazzavento, Bonechi, Strigliana, Le Caldene, Carbonale, Gricigliana e Malferra per un totale di 518 ettari. E’ previsto l’abbattimento soltanto a Bonechi, e Malferra. Due i fondi chiusi, le Cascine di Tavola (240 ettari) e La Villa (Cantagallo ). Il consigliere Paolo Ciolini, presidente della commissione consiliare che si è impegnata nella definizione del provvedimento ha tenuto a sottolineare che si tratta di un piano che è aperto a modifiche e che costituisce una sintesi tra le esigenze ambientaliste e quelle venatorie.
Il capogruppo di Rifondazione comunista, Gino Benvenuti, ha chiesto alcuni chiarimenti e impegni per la Zrc di Elzana. Positivo il giudizio del capogruppo Ds, Alessandro Baldi, mentre per il capogruppo del Ccd, Mencattini, il piano è insoddisfacente, soprattutto nella parte che riguarda l’area carmignanese. Per Nencioni di FI, il piano ha il limite di fare riferimento a studi troppo poco recenti. Per Cenni di An il piano lascia insoluti numerose problematiche, compresa quella della zrc di Elzana.