Domenica 30 Luglio 2000 con inizio ore 18.30 fino a buio Racconti, canti, musica del mondo contadino.
"Parlando della Maremma del passato si racconta emblematicamente che quando i montagnoli partivano per andare a fare una stagione di lavoro in questa terra, a quelli che domandavano loro dove andassero, rispondevano con vivacità e con voce scattante: - in Maremma-. Quando ritornavano verso casa, a chi chiedeva loro da dove venivano, rispondevano con un filo di voce strascicata, tenendo le mani ciondoloni: - dalla Maremma- ."
È così che Morbello Vergari scriveva della Maremma di un tempo come lui stesso l'aveva conosciuta e vissuta.
Il Coro degli Etruschi, fondato nei primi anni '70 proprio da Morbello, è uno dei rari esempi del folclore canoro legato direttamente alla tradizione maremmana che ancora mantiene viva l'autenticità del tessuto culturale del mondo contadino ed operaio di questa terra, rappresentando l'impegno civile e democratico della sua gente.
Attraverso la riproposta di un repertorio vasto di canti e musica popolare, di poesie e racconti saremo accompagnati a conoscere profondamente l'anima delle popolazioni che hanno fatto la storia di questa terra generosa. Terra ospitale e piena di risorse con una marcata identità culturale che ha le proprie radici nel mondo tradizionale.
Non è la maremma dei luoghi comuni quella che viene narrata e disegnata nel sottile passaggio fra il giorno e la notte. Il sole indugia a lungo prima di tuffarsi nel Tirreno: è l'attimo magico del tramonto che si colora a tinte forti e allunga le ombre fino all'infinito.
È l'ora della cena, momento conviviale che per l'occasione ripropone l'acquacotta: la pietanza che i contadini e gli operai d'un tempo portavano al campo, al bosco, in miniera insomma nei luoghi di lavoro. E si accompagnerà al vino, ai canti, alle parole.
Ingresso £.15.000 (con acquacotta e vino). Per prenotazioni tel. 0564 28341.