Non è una vicenda sportiva toscana e neanche italiana. Ma non possiamo non raccontare quello che è successo mercoledì 26 luglio, a Belgrado, nella partita di andata valida per il secondo turno preliminare della Champions League di calcio. Di fronte i padroni di casa della Stella Rossa e i georgiani della Torpedo Kutaisi, con incontro terminato 4-0 per i giocatori slavi. Ma lo spettacolo è avvenuto sugli spalti, quando gli ultras della Stella Rossa, ad inizio secondo tempo, hanno intonato cori denigratori contro il presidente jugoslavo Milosevic.
Duro l’intervento della polizia con fuggi fuggi nella curva degli ultras. Ma i cori denigratori non sono terminati, anzi sono aumentati e, addirittura, gli spettatori nelle tribune adiacenti hanno incominciato ad applaudire. I giocatori in campo guardavano esterrefatti gli spalti e la ripresa si è giocata in un clima particolare. A testimoniare ciò c’è il risultato. Il primo tempo è terminato 3-0 per la Stella Rossa e nei restanti 45 minuti le due squadre hanno quasi smesso di giocare, con la quarta e ultima rete che è arrivata solo al 91°.
D’altronde lo spettacolo era sulle tribune dove la gente reclamava giustizia nei confronti di chi giusto non lo è, ovvero il presidente jugoslavo Milosevic.