Valutare se esiste la possibilità di rivedere le modalità di pagamento dell’indennità risarcitoria (la cosiddetta “tassa sul panorama”) stabilite dal consiglio comunale nella passata legislatura. E’ quanto deciso dalla giunta comunale su proposta dell’assessore all’Urbanistica Gianni Biagi, che aveva portato la questione all’attenzione dei colleghi. “La recente sentenza del Consiglio di Stato – spiega l’assessore – ha confermato non solo la obbligatorietà del pagamento in caso di danno ambientale pari a zero, ma anche le modalità con le quali il Comune, con la delibera del ’98, aveva previsto la riscossione.
La sentenza precisa infatti che la sanzione non è prescrivibile: quindi va pagata comunque, anche nel caso in cui sia già stata rilasciata la relativa concessione edilizia, e anche se sono passati anni dall’abuso”. La “tassa sul panorama” quindi va pagata; Biagi aggiunge però che “molti cittadini mal comprendono il senso di questa indennità, che viene applicata oggi, in tempi molto lontani rispetto a quando è stato commesso l’abuso, e per lavori spesso commessi da soggetti diversi da chi ora viene chiamato a pagare.
Per questo vogliamo capire se ci sono spazi nella delibera votata dal consiglio comunale nel ’98, che ci permettano di modificare alcune delle casistiche e dei parametri fissati”. “La questione – conclude l’assessore – non può essere semplicisticamente liquidata con la sospensione del pagamento, come vorrebbero le opposizioni. Ma vogliamo comunque cercare di andare incontro alle richieste dei cittadini, pur nei limiti di quello che ci permette la norma”.