E' quanto emerge da una ricerca
condotta per la Regione dall'Ente Toscana Lavoro in collaborazione con
le societa' di lavoro interinale che operano in Toscana (sono 17, con 48
filiali nelle 10 Province). Nel 1999 i lavoratori coinvolti e iscritti al libro
matricola sono stati 5.945 e i contratti stipulati sono stati 10.308. Firenze,
con 2990 lavoratori iscritti rappresenta il 52 per cento dell'intera regione.
Nel 1998 i contratti di prestazione erano stati 2.434.
La ripartizione per genere, analogamente a quanto accade a livello
nazionale, vede una netta prevalenza di maschi (60 per cento), rispetto alle
femmine (40 per cento).L'eta' media dei lavoratori e' di 30 anni, con una
prevalenza netta della fascia di eta' fra i 25 e i 35 (59 per cento).
I giovani
sotto i 25 anni risultano essere il 27 per cento.
"Questi dati - commenta l'assessore al lavoro Paolo Benesperi - ci fanno
riflettere sull'importanza di un graduale ingresso di strumenti di
flessibilita' all'interno del mercato del lavoro.
Un ingresso che, sia pure in
forma controllata e governata, e' inevitabile per riconquistare soprattutto le
componenti piu' deboli, come i giovani e le donne. Cio' che emerge dal
rapporto e' dunque un segnale significativo. Va poi sottolineato anche
l'aspetto formativo di questa esperienza, che permette ai piu' giovani di
crearsi un bagaglio di competenze che potranno essere spese in futuro nella
successiva ricerca di un impiego".
Al momento ad essere maggiormenete richiesti dalle aziende utilizzatrici
sono gli operai, che rappresentano il 53 per cento dei lavoratori iscritti nel
libro matricola (il 39 per cento sono operai generici, il 24 per cento
specializzati).
Buona anche la presenza di terziario, con un 33 per cento di
iscritti, mentre e' bassa la presenza di quadri e dirigenti con il 4 per cento.
Le aziende che hanno utilizzato il lavoro interinale sono state 1604: il 52
per cento sono imprese industriali, il 31 per cento del settore terziario.Gli
altri settori rappresentano il 17 per cento. In generale le aziende toscane
ricorrono al lavoro interinale per fare fronte a improvvise punte di lavoro
(71 per cento) o per sostituire lavoratori assenti (20 per cento).
La durata media degli incarichi nel corso del 1999 e' stata di 72 giorni, contro i 50 del '98."Dalla ricerca - aggiunge Benesperi - emerge un altro dato interessante: la carenza in Toscana di figure operaie specializzate come fresatori, tornitori saldatori, ma anche di professioni innovative come quelle legate alla new economy quali sistemisti di rete, informatici, programmatori Internet. Tutte professioni emergenti su cui occorrera' indirizzare gli sforzi nelle strategie di politiche formative e del lavoro".