Guida del Consumatore Ecologico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 maggio 2000 21:23
Guida del Consumatore Ecologico

Come fare la spesa e rispettare l'ambiente è l'obiettivo di una guida in linea messa in rete dalla Sezinoe WWF e dalla Provincia di Pistoia.
E' possibile fare una spesa ecologica? Una persona può definirsi ecologista anche quando si appresta ad entrare in un supermercato o in una grande catena di distribuzione per fare la spesa? Oppure è necessario militare all'interno di un'associazione ambientalista?
Il grande carico di rifiuti che oggi attanaglia il nostro territorio è dovuto non solo alla cattiva gestione degli stessi o alla mancanza di volontà politica di risolvere il problema, ma anche ad una mentalità decisa dal consumismo che, con le sue ferree leggi di mercato, ha immesso un'infinita quantità di prodotta, spesso uguali e concorrenziali, carichi di confezioni ed imballi che hanno sempre rappresentato il grande costo sociale ed ambientale della merce.

Costi che la collettività ha pagato non soltanto in moneta sonante - spesso l'imballo ha un prezzo maggiore dei contenuto - ma anche sotto forma di inquinamento ambientale e distruzione dei territorio. Il grande boom dei usa e getta, iniziato negli anni 70, ha prodotto una quantità infinita di rifiuti ingombranti e irrecuperabili, facili da trasportare, funzionali a diversi scopi, facilmente utilizzabili, ma ambientalmente pericolosi.
Se è vero, come è vero, che nei 15 anni tra il 1979 ed il 1993, in Italia i rifiuti solidi urbani - quelli prodotti quotidianamente da tutti noi- sono raddoppiati da 13 a 26 milioni di tonnellate l'anno, è anche vero, che fino ad adesso, l'unico modo di smaltirli, o meglio di far finta di liberarsene, era quello di avviarli indifferenza, quindi tutti insieme, in discarica o ai più vicini inceneritori, che, almeno fino a poco tempo fa, erano delle vere e proprie bombe ecologiche.
Quello che si prefigge la guida del WWF, non è quindi dare delle indicazioni per una corretta gestione dei rifiuti - che, ad onor dei vero, dopo il famoso decreto Ronchi, non vengono più definiti come tali, proprio perché se ne è finalmente colta una intrinseca capacità ad essere riciclati, ad essere avviati ad altri processi - bensì fungere da supporto al consumatore ogni volta che si reca presso i grandi - ma anche piccoli - distributori di merce.

Consigli pratici per la scelta dei prodotto più ecologicamente sostenibile, che abbia quindi un minor impatto possibile sull'ambiente una volta che abbia terminato la sua funzione principale - quella per cui è stato venduto - ma anche consigli per la scelta dei prodotti più salutari, o addirittura, vere e proprie alternative ecologiche. Infine, secondario soltanto per lo scopo di questa guida, qualche consiglio ai grandi distributori, che volenti o nolenti, assolvono un'importante funzione sociale, quella di vendere merce che, in gran parte, verrà poi gettata, affinché si adoperino per rendere più ecologicamente sostenibile la semplice azione dei 'fare la spesa'.

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