Tre giorni di conferenze, seminari, dibattiti, spettacoli musicali e folcloristici, animazione, mostre fotografiche, buffet multietnici, per discutere, capire e riflettere sulle molteplici realtà e i maggiori disagi degli immigrati che vivono oggi nel nostro paese. Scenario di questa speciale kermesse oltre alla ormai classica sede della Palazzina Presidenziale di Piazza Adua, il binario 16 della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Firenze diventa quindi una delle tredici tappe del “Treno delle culture”, che, partito all’inizio di marzo dalla Sicilia, attraversando tutto il nostro paese, giungerà a Bergamo alla fine di aprile, nell’ambito di un progetto creato e voluto dal Cocis (Vicolo Scavolino 61 – 00187 Roma – Tel 06 69924112 – e-mail: Cocis.roma@iol.it – www.eurplace.org/orga/cocis), unitamente alle 32 organizzazioni non governative (Ong) ad esso afferenti e alle Ferrovie dello Stato, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri “Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo” e con il patrocinio e l’adesione di molti Comuni, Province e Regioni italiani.
La stazione diventa in questo contesto simbolo e luogo dell’incontro, ma allo stesso tempo triste e consapevole espressione dell’emarginazione, dell’indifferenza e delle molteplici difficoltà legate da sempre agli aspetti dell’immigrazione. La tappa fiorentina promossa dalla Ong Cospe Sviluppo 2000 in collaborazione con Grandi Stazioni, verrà inaugurata il 31 marzo alle ore 16.00 alla presenza di Mario Gay, direttore del Cocis, Severino Saccardi, presidente del Cospe e Giuseppe Carano, presidente di Sviluppo 2000, seguirà un dibattito sul diritto di voto e la partecipazione politica degli immigrati.
Nelle giornate del 1 e 2 aprile 2000, tra i molti appuntamenti, una conferenza sulle medicine tradizionali miao e cinese e un incontro seminariale sulla comunicazione nei media da parte dei cittadini di origine straniera. Durante la manifestazione sarà possibile visitare singolari mostre fotografiche ed esposizioni, tra le quali: “Nero su bianco” satira antirazzista, “Sguardi sull’Africa” foto in bianco e nero Anni '50-'70 di Paolo Bocci e “Les hommes parents, les hommes différents” del Musée de l’homme di Parigi.
Saranno inoltre a disposizione per la consultazione libri e materiali delle Ong.