Si è conclusa la due giorni dedicata al dramma “Acqua Nera”, tratto dall’omonimo romanzo di Joyce Carol Oates e messo in scena dalla Centro Iniziative Teatrali di Campi Bisenzio. Va dato atto a Manola Nifosì e Sergio Aguirre di aver portato in scena un testo difficile dal punto di vista teatrale: il romanzo da cui è tratto è un fluire di pensieri, allucinazioni, desideri che si intrecciano nella mente di una donna finita con la macchina in fondo ad uno stagno e in attesa della fine. E’ quindi merito della regista e attrice Manola Nifosì essere entrata nella mente e nel corpo della protagonista Claudia ed aver dato corpo alla paura e al desiderio, tra flash back e immagini che come un film le scorrono davanti prima di morire.
La scena è vuota con dei vestiti disposti in cerchio ed indossati dall’attrice nei vari ricordi della vita che rimangono in sospeso, subendo accelerazioni e rallentamenti, come un filmato surrealista che coinvolge gli spettatori a livello nervoso. Il gioco di luci e di suoni sottolinea al meglio i movimenti del corpo dell’attrice.
Progetto culturale Casa 2002.
Comincia oggi al Teatro Studio una serie di incontri, eventi e allestimenti che culminerà venerdì 21 aprile quando verrà presentata un’opera collettiva di artisti esordienti curata da Giancarlo e Fulvio Cauteruccio.
Questo grande laboratorio verrà inaugurato stasera alle 21.00 da Massimo Canevacci, docente di antropologia all’Università di Roma, che parlerà delle culture giovanili. Da non perdere gli appuntamenti di mercoledì 29 marzo, con l’intervista allo scrittore di Enrico Brizzi da parte degli studenti del Meucci, di lunedì 10 aprile con la presentazione di sei giovani poeti italiani, per finire con l’esibizione del gruppo di culto del nuovo teatro italiano, Motus, che presenterà il 27, 28 e 29 aprile “Orpheus Glance”, nuovissima produzione in esclusiva per la Toscana.