Vendevano rilevatori per le fughe di gas. In questo modo dal 20 al 26 gennaio scorso, hanno convinto all’acquisto decine e decine di persone residenti nelle città di Ostia, Modena, Lecco, Roma e Firenze, per un prezzo diverso a seconda dell’età della vittima da raggirare.
Sono così finiti nei guai per truffa aggravata in concorso, il rappresentante legale e l’amministratore unico di una nota società milanese nonché altri otto malfattori di origini albanese, macedone e italiana.
I truffatori di età compresa tra i 20 e i 40 anni, si recavano dalle persone anziane indossando una pettorina riportante il nome della ditta da cui dipendevano e, con tanto di borsa a tracolla e idonea strumentazione le convincevano all’acquisto dei rilevatori di fughe di gas dicendo loro che l’installazione era obbligatoria per legge, pena il pagamento di sanzioni pecuniarie.
Alcuni anziani, spaventati dai discorsi dei venditori, pur di acquistare lo strumento, pagavano in parte in contanti e in parte mediante pagamento pos utilizzando il proprio bancomat, dove in più occasioni - a causa dell’età avanzata delle vittime - ad effettuare la digitazione dell’importo, per un prezzo diverso dalla somma pattuita, erano proprio gli stessi truffatori.
La Procura della Repubblica di Firenze, a seguito di attività investigativa della Squadra Mobile ha emesso 12 decreti di perquisizione che si sono eseguiti nelle provincie di Milano, Brescia e Verona a carico di altrettanti indagati per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe nonché presso la sede legale e sede operativa della società.