Carniere limitato in quel giorno, nel quale si potrà sparare in provincia di Firenze solo da appostamento dalle
6.30 alle 19, a tre specie: tortora (con un massimo di 10 capi), colombaccio (fino a 5 capi) e merlo (da
appostamento temporaneo non più di 4 capi). Inoltre si potrà anche sparare, da appostamento fisso dalle 5.45
alle 19 nelle aree dei laghi artificiali e delle altre superfici allargate artificialmente, all'alzavola, al germano reale e
alla marzaiola.
Ulteriore preapertura il 5 settembre, con le stesse modalità.
L'Ambito Territoriale di Caccia FI 4 ha stabilito in 80 metri la distanza che deve intercorrere fra gli
appostamenti temporanei, mentre l'ATC FI 5 renderà nota l'eventuale deroga alla distanza minima di 100
metri.
Escluse le due giornate di preapertura in tutta la regione la stagione venatoria, in base al Calendario venatorio
regionale 1999/2000, inizia il 19 settembre e finisce il 31 gennaio.
Si potrà sparare a alzavola, beccaccia,
beccaccino, canapiglia, cesena, cordone, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, folaga, frullino, gallinella
d'acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, marzaiola, mestolone, moretta, moriglione, pavoncella, porciglione,
tordo bottaccio, tordo sassello, volpe. Per il fagiano la chiusura è anticipata al 7 gennaio. Per la lepre all'8
dicembre. Ultimo giorno di caccia il 30 dicembre invece per coniglio selvatico, allodola, merlo, pernice rossa,
quaglia, starna e tortora.
Per quanto riguarda la starna e la pernice rossa, va ricordato che non sono cacciabili, al di fuori delle aziende
venatorie e delle aree di addestramento cani, in tutto il territorio dell'ATC FI 5 e che nell'ATC FI 4 vige il
divieto di caccia per la starna nel territorio dei Comuni di Firenzuola e di Scarperia e per la pernice rossa nel
territorio dei comuni di Marradi, Palazzuolo, Vicchio e San Godenzo.
Il cinghiale si caccerà dal 19 settembre al 31 gennaio nella aree non vocate e in forma singola e dal 16 ottobre
al 15 gennaio nelle aree vocate nella forma della battuta.
Dal 1° al 31 gennaio la caccia vagante sarà consentita solo nelle aree vocate al cinghiale o in alcune aree
palustri.
E' altresì consentita la caccia vagante alla volpe su tutto il territorio provinciale nella forma della battuta
ed all'interno delle aziende venatorie. L'uso del cane è inoltre consentito per la caccia da appostamento fisso o
temporaneo per la sola attività di riporto.
Prelievi di caprioli, daini e mufloni saranno effettuabili, da parte dei soli cacciatori abilitati, in tutto il territorio
agro-silvo-pastorale della provincia secondo specifici piani di assestamento, nei seguenti periodi: per il capriolo
fino al 30 settembre; per il daino dall'1 al 30 novembre e dall'1 al 31 gennaio; per il muflone dall'1 al 31
ottobre e dall'1 al 31 dicembre.
La Provincia ha richiesto alla Regione l'abbattimento in deroga di passeri e storno ed è in attesa di specifica
autorizzazione.
Ciascun cacciatore potrà operare per tre giorni la settimana, da scegliere fra quelli di lunedì, mercoledì,
giovedì, sabato e domenica, da un'ora prima del sorgere del sole al tramonto.
Il carniere non potrà superare i 2
capi di selvaggina stanziale ed i 20 di migratoria; i tetti per singole specie sono di 1 capo per le lepri, 3 per le
beccacce, 10 per le tortore, 8 per i palmipedi, i trampolieri e i rallidi.
L'addestramento dei cani è consentito nei giorni di martedì, giovedì, sabato e domenica fino al 16 settembre.
Dall'11 settembre l'addestramento è riservato ai soli iscritti all'ATC.
Fra gli obblighi dei cacciatori quelli di smontare gli appostamenti temporanei dopo l'uso, di raccogliere i bossoli
delle cartucce sparate, di accedere in periodi di divieto di caccia vagante agli appostamenti con il fucile
smontato o chiuso nel suo fodero.
E' stato confermato il divieto di caccia su tutto il territorio del comune di Firenze.
I cacciatori attivi, quelli che nella passata stagione hanno rinnovato il tesserino venatorio, sono in provincia di
Firenze 30.263, un dato relativamente stabile rispetto a quello dell'anno precedente dopo un periodo invece di
calo.
Circa 7700 gli iscritti al registro per la caccia al cinghiale in battuta. 51 le aziende faunistico venatorie e
21 quelle agrituristico venatorie, che occupano una superficie di poco più di 38.000 ettari, pari al 12% del
territorio agro-silvo-pastorale.
Le aree palustri nelle quali è consentita la caccia vagante nel periodo 1-31 gennaio sono le seguenti:
Comuni di Fucecchio e Cerreto Guidi
Area delimitata a nord dal confine con la provincia di Pistoia nel tratto compreso fra il canale del terzo ed il
canale Usciana; ad est dal confine con la provincia di Pistoia fino ad incontrare la strada campestre che
conduce al podere della Chiavica e seguendo detta strada fino a Casa del Morelli passando per Ponte del
Turrini, Mulino, Cavallini e da qui seguendo la strada provinciale per Massarella fino a mille metri di distanza
dal canale maestro e proseguendo verso sud mantenendo tale distanza dal canale fino ad incontrare la strada
provinciale Lucchese-Romana; a ovest dal confine della provincia di Pistoia lungo il canale Usciana fino
all'altezza di villa Lampaggi, quindi seguendo la gronda del padule fino a Ponte di Cavallaia e da lì il canale
maestro in direzione sud fino a Ponte a Cappiano; a sud da Ponte a Cappiano per mille metri lungo la strada
provinciale Lucchese-Romana.
Pianura a valle di Firenze
Area delimitata a nord dal confine della provincia di Prato lungo la ferrovia Firenze-Bologna in direzione sud-
est fino ad incontrare il confine amministrativo del comune di Firenze (fosso del Termine); ad est dall'incontro
della ferrovia Firenze-Bologna con il confine del Comune di Firenze, seguendo detto confine, fino all'Arno
(presso San Donnino); a sud dall'Arno (presso la località l'Isola) seguendo il confine del comune di Firenze fino
all'uscita di Signa dell'Autostrada del Sole e da lì seguendo la statale Tosco-Romagnola in direzione ovest e
passando per Olmo, Viottolone, Granatieri, Lastra a Signa fino a Ponte a Signa; ad ovest da Ponte a Signa
attraversando l'Arno in direzione nord lungo la statale 325 passando per Signa fino alla località il Crocifisso, da
questa località seguendo la strada campestre in direzione ovest che conduce a Caverna, Casa Padule, Podere
Chiella, fino ad incontrare il confine con la Provincia di Prato sul fiume Ombrone.