C'era molta attesa per il primo giorno di divieto di sorpasso tra camion nel tratto autostradale Firenze/Bologna. In alcuni punti la velocità dei Tir non superava i 30/40 chilometri orari e anche il traffico leggero, concentrato sulla corsia di sorpasso era a tratti rallentato. Pochissimi i sorpassi fra Tir dopo l'entrata in vigore del provvedimento. La Polstrada ha controllato con numerose pattuglie e con l'ausilio dell'elicottero i 105 chilometri del tratto appenninico tra Bologna Casalecchio e Firenze Sud.
Ma ecco l'opione del presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito: "quello del divieto di sorpasso ci e' parso un provvedimento ridicolo e solo propagandistico di una presunta durezza delle forze di polizia stradale (perche' gia' i cartelli su quel tratto autostradale impongono spesso questi divieti), e abbiamo inviato una nostra squadra che, ieri, a partire dalle 12 (ora in cui e' cominciato il divieto) ha percorso il tratto Firenze/Bologna, ed ha potuto verificare che i camion, sia nel tratto di salita che in quello di discesa degli Appennini, si sorpassavano tranquillamente fra di loro, in assenza di polizia stradale.
Ci domandiamo: c'era da aspettarsi il contrario? Chi l'aveva pensato era o un ingenuo o in malafede.
Nel Paese in cui leggi e divieti vengono sempre applicati con discrezione, qualcuno ha pensato che la promessa di "mano forte e dura" avrebbe intimorito? Tutti coloro che viaggiano in auto senza allacciare le cinture di sicurezza e che vengono multati solo quando vengono fermati per altri motivi, e se risultano particolarmente antipatici; e due passeggeri sui motorini senza targa … pensiamo che l'elenco potrebbe continuare all'infinito, e sono fatti che tutti osserviamo quotidianamente. E la colpa non e' solo degli automobilisti e dei motociclisti, ma essenzialmente delle forze dell'ordine e di chi fa le leggi e le norme.
Infatti queste ultime spesso rasentano il ridicolo: autovelox piazzati nei luoghi piu' assurdi solo per impinguare le casse comunali, limiti di velocita' che potrebbero essere rispettati solo scendendo e spingendo la vettura a mano, manutenzione e segnaletica delle strade funzionali piu' all'economia delle ditte incaricate che non alla chiarezza e sicurezza degli utenti.
In questo marasma, diventato ingovernabile, non c'e' da stupirsi che i camion stamane, sulla Firenze/Bologna, facessero come sempre, ignorando il divieto speciale e gli ordinari cartelli che segnalano da sempre lo stesso divieto.
Tutto in ordine! Lo Stato ha mostrato la mascella maschia, e gli basta.
Ci risentiamo alla prossima conta dei morti di queste stragi legali, con responsabili che saranno ancora al loro posto, automobilisti sempre piu' incazzati verso forze di un ordine che non e' quello collettivo e comune, leggi e norme inamovibili e assurde che continueranno ad essere applicate con discrezione.