E' stata fissata per lunedì 2 agosto, nella sede del dipartimento trasporti della Regione Toscana una prima riunione di verifica del provvedimento emanato dalla Società autostrade che proibisce il sorpasso per i veicoli superiori alle 7,5 tonnellate nel tratto Bologna Casalecchio-Firenze sud dell'A1. All'incontro e' stato deciso che saranno chiamate a partecipare, oltre alla Regione, alla Società Austostrade e alle associazioni di categoria degli autotrasportatori Fita Cna, Confartigianato-trasporti e Lega cooperative, anche Prefettura, forze dell'ordine e Confindustria.
Per una settimana i trasportatori aderenti alle tre sigle osserveranno il divieto, in attesa di fare un primo bilancio. Un secondo incontro verra' fissato nella prima decade di settembre.
E' questo l'esito di un primo incontro fra associazioni, Società autostrade e Regione svoltosi oggi all'assessorato ai trasporti. A chiedere alla Regione di farsi promotrice dell'incontro erano stati proprio gli autotrasportatori .
La Regione, pur non avendo competenze dirette in materia, ha dato vita al tavolo sollecitando con forza l'apertura di un confronto in tempi brevi.
Gli autotrasportatori hanno ribadito le loro critiche al provvedimento, difeso peraltro dalla Società autostrade (rappresentata dal direttore del IV tronco Roberto Zianna). La Società autostrade, ribadendo il carattere sperimentale e temporaneo del divieto, si e' comunque detta disponibile a una verifica della sua efficacia insieme a tutti gli interessati. Di qui la decisione comune di rivedersi fra una settimana.
"sono anni -commenta Pier Luigi Ciolli dell'Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti- che sollecitiamo inutilmente i Sindaci l'allestimento di una segnaletica stradale coperta da attivare in caso di interruzione di un'arteria principale (autostrada, superstrada, ecc..) per consentire un rapido attraversamento dell'area abitata, evitando inquinamento acustico ed atmosferico.
Anche nel caso i camionisti decidessero di attraversare Firenze, quale protesta, non sarebbe legittima una ordinanza che gli impedisse il transito ma sarebbe legittimo indirizzarli su percorsi predefiniti, utili al trasporto pesante. L'inquinamento la fa da padrone ma, come in questo caso, quando è possibile attuare delle soluzioni, i sindaci sono sordi o incapaci".