La percentuale degli elementi corpuscolari del sangue trasportatori di ossigeno, detti globuli rossi, è chiamata ematocrito. Il valore normale di un persona varia fra il 43 ed il 47 per cento mentre i valori sono decisamente più bassi negli atleti, in alcuni casi inferiori anche al 40 per cento perché l’esercizio fisico, soprattutto per le gare di fondo, provoca una emodiluizione ossia in un relativo aumento della parte liquida del sangue, plasma, nei confronti di quella corpuscolata, globuli rossi.
Ciò lascia però un inadeguato rifornimento dell’ossigeno ai muscoli a mezzo dei suoi naturali trasportatori ovvero i globuli rossi, mentre se il valore dell’ematocrito è costantemente alto esiste una maggior ossigenazione muscolare con una conseguente miglior prestazione fisica. Ma l’incremento innaturale dell’ematocrito(aumento che avviene tramite emotrasfusione o iniezione dell’eritropoietina che stimola l’eritropoiesi, il processo maturativo dei globuli rossi) , aumenta nel sangue la sua viscosità determinando una maggiore resistenza allo scorrimento dello stesso sangue nel sistema vascolare con logiche e gravi conseguenze a livello arterioso e cerebrale; rischio di trombosi derivanti dalla formazione di piccoli grumi sanguigni, trombi, nell’interno delle cavità cardiache o dei vasi sanguigni, pericoli che possono manifestarsi anche dopo molti anni.