Il Consiglio regionale ha approvato il nuovo regolamento sulla distribuzione commerciale. In esso la liberalizzazione prevista dalla legge Bersani e lo stop ai grandi centri commerciali (non più sopra i 15.000 metri quadri). Per la grande distribuzione i limiti massimi saranno di 15 mila metri quadri per i centri commerciali e di 12 mila per gli ipermercati,
strutture che, tra l'altro, potranno sorgere solo nei comuni con più di 50 mila abitanti.
"Non e' una fotocopia del decreto Bersani.
Lo sforzo e' stato quello di affrontare i delicati problemi del commercio in modo pragmatico, in particolare per quanto riguarda l'intreccio tra le questioni urbanistiche e quelle commerciali -spiega il consigliere regionale Angelo Fruzzetti (Pds), e Presidente della Commissione attivita' produttive e relatore ieri del progetto di legge- in nome della valorizzazione della rete dei piccoli esercizi e del ruolo decisionale e programmatico dei Comuni. E non è detto che venga tutto approvato dal Governo in sede di esame della legge regionale".
Secondo il capogruppo di Rifondazione, Roberto Pucci: "La legge non blocca l'avanzata della grande distribuzione, anche se in parte la rallenta.
E, per quanto necessaria sotto vari aspetti, la riforma può agevolare più di quanto non avvenisse prima operazioni di riciclaggio di denaro".
"Moderatissima soddisfazione -secondo il presidente regionale della Confcommercio, Luciano Bianchi- con aspetti insoddisfacenti dettati dalla fretta: non si e' tenuto conto dell'estrema delicatezza di questa fase economica contrassegnata da una continua diminuzione dei consumi delle famiglie".